"L'Adorazione del Bambino", tour fra l'arte sacra a Castiglione

Esposizioni e iniziative al Museo della Collegiata. A Santo Stefano messa con l'arcivescovo Delpini

"L'Adorazione del Bambino", tour fra l'arte sacra a Castiglione
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Ormai siamo felicemente abituati alle sorprese natalizie in quel di Castiglione Olona (qui siamo in provincia di Varese), angolo di Lombardia a due passi da Milano che offre, specie in questo periodo di festa, l'occasione per un suggestivo fuoriporta fra arte, fede e cultura.

Nell'ambito delle ricche celebrazioni per il sesto centenario del delizioso borgo «ideale» voluto nel 1422 dal cardinale Branda Castiglioni, che quell'anno ottenne il beneplacito da Papa Martino V, fino al 25 gennaio 2025 è visitabile al Museo della Collegiata la mostra «L'Adorazione del Bambino di Biagio d'Antonio. Collegiata natalizia in tondo toscano», con l'esposizione di un tondo quattrocentesco del fiorentino Biagio d'Antonio Tucci in prestito da una collezione privata (nella foto).

L'opera, di particolare pregio e interesse artistico, è messa in dialogo con la Natività di Masolino e altre Madonne con il Bambino esposte in Museo. Il confronto verrà approfondito grazie alla visita guidata «Collegiata natalizia», a cura di Laura Marazzi, in programma alle 10,30 del 27 dicembre e del 3 gennaio (prenotazione didattica@museocollegiata.it), mentre alle 10,30 di giovedì 26 la Santa Messa per Santo Stefano sarà presieduta dall'arcivescovo di Milano Mario Delpini. Il pittore Biagio d'Antonio Tucci (1445-1510) fu attivo dalla Toscana fino a Faenza e Roma. Compagno di lavoro di Cosimo Rosselli e socio di Jacopo del Sellaio, entrò trentenne nella bottega di Andrea del Verrocchio, nella quale si formarono maestri del Rinascimento tra cui Leonardo da Vinci. Negli anni Ottanta lavorò alle pareti della Cappella Sistina, in particolare al Passaggio del Mar Rosso. Nel 1504 fu chiamato nella commissione dei maggiori artisti fiorentini per valutare la collocazione del David di Michelangelo. Alla fine dei Settanta risale il tondo della «Madonna col Bambino»: in un paesaggio fortemente impregnato di contenuti simbolici, Gesù protende le mani e lo sguardo verso una Maria dagli occhi semichiusi che lo adora a mani giunte, consapevole del dolore e della sofferenza che la attendono in futuro. I capelli della Vergine, come le nudità del Bimbo, sono avvolti da un velo trasparente. La simbologia eucaristica è sottolineata dalla fascina di spighe di grano posta su una roccia, immagine dell'offerta che il Signore farà di sé. In secondo piano Giuseppe accudisce l'asino e il bue al riparo di un edificio sbrecciato, segno di un tempo antico ormai superato dalla novella evangelica.

L'articolato impianto allegorico è coronato dalla pianticella che affonda le sue radici nel muro della costruzione, chiara allusione alla

nuova vita germogliata con la nascita di Cristo.

Orari mostra: mercoledì-sabato 9.30-12.30, 14.30-17.30; domenica e festivi 10-13, 15-18. Previste aperture straordinarie del Museo. Chiuso il 24, 25, 31 dicembre e 1 gennaio.

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