Il lanificio che va veloce e non perde mai il filo

Lucia Galli

Veloci, senza mai perdere il filo. Va così da oltre 100 anni in quel di Biella dove c'era una volta e c'è ancora uno dei più raffinati distretti del made in Italy. Lana, cachemire, cotone, tessuti, in una parola Tollegno 1900, una realtà che, dall'epopea dei Sella e dei Maramotti, oggi è salda nelle mani dei fratelli Germanetti, meno di 150 anni in tre. Clemente, Giovanni e l'ad della società, Lincoln, che si chiama come il nonno. Lui per nome, ebbe, fiero, il cognome di un presidente americano. Eppure oggi quel sogno e quell'America da Biella non si sono spostate e anzi hanno raddoppiato. Dal '98 la realtà ingloba la maglieria Ragno, con 35 punti vendita, puntando sulla ricerca grazie a un lab dedicato. Negli ultimi tre anni entrano in famiglia anche Julipet con l'underwear maschile e Trussardi underwear e beachwear con un accordo triennale per la distribuzione. Fra i principali player del comparto tessile, grazie alla divisione Industria, con tessuti e filati, e Prodotto Finito, Tollegno 1900 copre tutta la filiera. Struttura giovane, orientata all'innovazione, mille dipendenti con uffici in Europa, Usa, Cina, Giappone e Corea. E il cuore fra Prato Sesia e Biella: fatturato consolidato nel 2014 di 140 milioni con un bel 10% sull'anno precedente. Sembra una gara? I Germanetti hanno pensato anche a quello, rivitalizzando, grazie a NS Events, lo storico rally Lana Gatto, altro marchio «di famiglia», leader nell'aguglieria. Poco più di un mese fa, a sgommare su 370 km fra lago d'Orta, Verbano e Valsesia sono stati 130 equipaggi da tutta Europa per l'edizione 2016 del trofeo Tollegno 1900 - revival Lana Gatto.

Alfa Romeo e Torpedo Anni 30, accanto a Porsche, Ferrari e Corvette, fino all'unico esemplare di Maserati GS Zagato. La gara per auto storiche è inserita nel challenge Riflessi biellesi e in autunno toccherà alla famiglia Zegna.

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