Laureata con 110 e lode ma sopravvivo grazie a papà

Continua il dibattito sullo scontro generazionale: ecco la lettera di una studentessa

Elena Candelori

Gentile direttore,
le scrivo perchè sono rimasta molto stupita dall' editoriale del dott. Giordano «Scontro generazio­nale, ora ragazzi svegliatevi: bisogna darsi da fare». Sono una ragazza di 27 anni, laureata (triennale e speciali­stica con 110 e lode) e con una master in marketing alla Bocconi, quindi sono una di quei finti giovani citati! Prima cosa: riguardo a questa famosa indagine per cui 1 giovane su 3 è senza lavoro quello che mi stupisce è che nessuno si è chiesto cosa facciano i 2 su 3 che il lavoro ce lo hanno. Questo evidenzia quanto il nostro mondo sia lontano dal vostro (anche se il dott. Giordano è giovane). Quei 2 giova­ni su 3 per la maggior parte sono in stage (max 500 euro/ mese) oppure hanno un contratto a progetto di 3/6 mesi (max 800 euro/mese). Questo significa che non hanno al­cuna possibilità di comprarsi una macchina, nè tanto me­no di mettere su famiglia e, le dirò di più, generalmente vivono a Milano quindi devono anche farsi aiutare dai geni­tori per SOPRAVVIVERE! Seconda cosa: quel giovane su due disoccupato che ha studiato e non si accontenta di fare lavori di livello più basso di quello a cui aspira fa benissimo! Io ho sempre avuto una grande necessità di essere indipen­dente e da quando ho 17 anni mi sono data da fare facendo ogni tipo di lavoro, tra cui ho anche lavorato per due anni in un'agenzia di viaggi. Tutto ciò studiando e avendo an­che degli ottimi risultati. Beh, le posso dire che quell'espe­rienza mi taglia fuori dalla maggior parte delle selezioni fatte esaminando i curricula. Ovviamente non ce ne è più traccia... però questo per dirle che, al giorno d'oggi, se una ragazza dopo la laurea va a fare la segretatria, segretaria rimarrà tutta la vita.

Terza cosa: nel mese di dicembre ho mandato circa una ventina di candidature (tramite la Boc­coni) ad aziende italiane e due all'estero, beh sono stata contattata da entrambe le ziende all'estero e da nessuna in Italia!!! Morale della favola: tra una settimana mi trasferirò a Parigi, mio fratello vive in Canada, uno dei miei migliori amici è a Berna e metà dei miei ex compagni di master è in Inghilterra... siete sicuri che il problema siamo noi «giova­ni »? (...) .

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