"Come l'avete combinato il pazzo?", scrive un ragazzino. È il suo commento a uno dei video dell'orrore che mostrano le sevizie a un pensionato con problemi psichici a Manduria (Taranto).
"Il pazzo" o "quello del Villaggio del fanciullo" è Antonio Stano, il 66enne morto dopo che si era chiuso in casa per non incontrare la baby gang che lo bullizzava da tempo. Nel video - racconta il Corriere - si vede un gruppo di ragazzini che entra in casa sua. Lui è terrorizzato, incapace di difendersi. Qualcuno lo minaccia con un tubo flessibile, si sente urlare. Poi i bulli gli coprono gli occhi e il volto con un maglione, gli urlano ancora nelle orecchie a pochi centimetri.
Non è l'unico filmato con cui i 14 giovanissimi - 12 dei quali minorenni - si vantavano con gli amici. Nelle chat dell'orrore si vedono aggressioni coi manici di scopa e minacce di ogni tipo. Qualcuno ha raccontato anche di averlo derubato di ben 300 euro. "Macchè 300! Ne ha presi solo 30", lo corregge un altro.
Violenze efferate che sono andate avanti per tanto - troppo tempo -. Fino al punto che Stano ha deciso di non uscire più di casa. E nonostante questo i ragazzi continuavano a perseguitarlo, a dare calci e pugni alla sua porta, a insultarlo e filmarlo mentre lo umiliavano. Senza che nessuno intervenisse in suo soccorso. Solo il 6 aprile scorso - dopo non averlo più visto uscire dopo l'ultima scorribanda dei ragazzini - i vicini di casa hanno allertato la polizia. Gli agenti lo hanno convinto ad aprire la porta e lo hanno portato in ospedale, dove è morto poco dopo.
Da lì sono scattate le indagini. Uno dei due maggiorenni indagati ha raccontato per filo e per segno cosa è successo e ha aiutato gli inquirenti a identificare gli altri ragazzini.
Poi non ha voluto sottoscrivere la sua deposizione, ma il pm tarantino promette: "La mano sarà pesante. I fatti sono gravissimi, non trascureremo niente e non lasceremo spazio al buonismo. Quell’uomo aveva bisogno soltanto di un po’ di umanità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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