Roma - Cgil in piazza per protestare
contro le politiche del governo che non affrontano adeguatamente,
secondo il sindacato, i nodi della crisi e non tutelano il mondo
del lavoro e dei pensionati. La manifestazione è partita da
piazza della Repubblica a Roma. Sono giunti nella capitale 750
autobus e tre treni.
Epifani: "Questa la risposta a chi ci vuole oscurare" "È una piazza straordinaria, grazie a
tutti voi che siete qui: queste luci vive permettono anche a
chi voleva oscurare le nostre ragioni di vederci chiaro e
trasparente". Lo ha detto il leader della Cgil Guglielmo
Epifani, nel suo intervento dal palco di piazza del Popolo a
Roma. "Mando a dire a Cisl e Uil che se si
volesse fare lo sciopero generale sul fisco la Cgil ovviamente è
pronta ed è in prima fila". "La crisi non è passata per i lavoratori - ha detto Epifani -
per i lavoratori precari e per i pensionati. Per loro arriverà la
parte peggiore della crisi. Avevamo detto che sarebbe arrivata la
valanga e la valanga è arrivata". Epifani ha ricordato come in un
anno siano stati persi 570mila posti di lavoro di cui 300mila
precari. "Oggi la valanga - ha sottolineato il segretario - è
fatta di mobilità, di ristrutturazioni, di licenziamenti di
precari che vanno a casa senza copertura e senza futuro".
Gli organizzatori: "Siamo 100mila" Secondo i calcoli dei responsabili
dell’organizzazione della Cgil, in piazza del Popolo e per la
manifestazione nazionale contro la crisi ci sono oltre 100 mila
lavoratori e lavoratrici, come hanno detto gli organizzatori dal
palco.
In attesa che tutto il corteo entri nella piazza, dipendenti
di aziende in crisi si stanno alternando sul palco per
raccontare quanto sta accadendo nelle loro realtà.
Cgil: "Il peggio non è ancora passato" Per il sindacato il peggio della crisi non è alle spalle.
Infatti, il segretario generale Guglielmo Epifani, arrivato in
piazza, ha chiesto al Governo di "cambiare registro". "È una
manifestazione - ha detto Epifani - che vuole chiedere al Governo
una cosa precisa perché la crisi avrà i suoi effetti più negativi
nelle prossime settimane sull’occupazione". Per Epifani invece il
Governo non ha fatto nulla "per sostenere il lavoro e pensioni". "Al Governo chiediamo di cambiare registro e di affrontare
finalmente i nodi della crisi".
Sacconi: "Opposizione a prescindere" L’opposizione di Epifani "è a
prescindere". Lo afferma il ministro del lavoro, Maurizio
Sacconi, mentre a Roma sta per avere inizio la manifestazione
della Cgil. Sacconi osserva che "in generale per Epifani si
possa dire che quando si tratta delle politiche di governo, che
le nostre proposte non le ha lette e non le sono piaciute".
Sacconi ha poi confermato che verrà stipulato un nuovo
patto Stato-Regioni sugli ammortizzatori sociali, entro le
prossime elezioni. Il patto, a suo giudizio, deve essere
rinnovato: "Nessuno deve essere lasciato solo, nessuno deve
essere lasciato nella piena inattività perchè anche
l’apprendimento è un’attività importante che riporta ad
un’opportunità lavorativa".
Epifani: "Contro quello che il governo non fa" "L’unica cosa che non si può dire è
che non leggiamo i provvedimenti del governo. La questione è
che vorremmo leggere cose diverse". Così il segretario
generale della Cgil, Guglielmo Epifani ha risposto al ministro
del welfare, Maurizio Sacconi. "Noi - ha proseguito Epifani - non ce l’abbiamo col governo
ma con quello che il governo non fa".
Il messaggio di Bersani Assente "a causa di impegni presi da
tempo", Pier Luigi Bersani ha però testimoniato con un
messaggio al segretario della Cgil Guglielmo Epifani la sua
vicinanza alla manifestazione di Roma. "L’aspetto peggiore
della difficilissima fase in corso è l’occultamento dei
problemi, la forzata rappresentazione di una normalità
inesistente", ha sottolineato. "Da tempo sostengo che, in Italia, questione sociale e
questione democratica sono le due facce della stessa medaglia",
ha sottolineato, "negare la verità al Paese sulle condizioni
vere del lavoro e delle imprese non vuol dire solo limitare il
diritto all’informazione. Vuol dire anche isolare l’agenda
della politica dalla realtà, impedire il dibattito pubblico e
l’assunzione delle conseguenti decisioni".
In piazza anche gli studenti Ci sono anche gli studenti in piazza, in
manifestazione con la Cgil per protestare contro le politiche del
governo per affrontare la crisi. Al corteo hanno preso parte i
rappresentanti delle delegazioni studentesche della Udu, Uds e
Red. Il corteo, che è partito da piazza della Repubblica, si sta
ora dirigendo lungo via Sistina diretto al Pincio per poi
scendere verso piazza del Popolo.
Il popolo della Cgil protesta contro il governo e lo accusa di
non fare nulla contro la crisi.
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