Non ci sono fondi per adeguare gli stipendi, quindi la Ragioneria generale dello Stato ha previsto un Bonus per i dipendenti pubblici, un accorgimento che prevede un fondo da 1 miliardo di euro.
Il bonus, che segue la logica delle fasce in cui sono inquadrati i lavoratori, viene erogato mensilmente e spalmato anche sulla tredicesima mensilità.
Bonus dipendenti pubblici
Il Bonus dipendenti pubblici è pari all’1,5% della retribuzione annuale. Usando come metro le tabelle stipendiali del ministero dell’Economia e delle Finanze, è possibile calcolare in modo approssimativo a quanto corrisponde il bonus per le diverse categorie e fasce professionali.
Capi dipartimento e dirigenti di prima fascia percepiranno 66,80 euro, i funzionari da 29,63 a 44,72 euro al mese. Gli operatori di fascia 1, così come rilanciato da SkyTg24, percepiranno invece 23,17 euro al mese.
Le forze dell’ordine e le rappresentanze
Ai commissari capo della polizia di Stato verranno erogati 34,46 euro in più al mese, gli agenti riceveranno invece 24,10 euro. Le stesse cifre si estendono all’esercito: ai capitani 34,46 euro, ai caporali maggiori 24,10.
I prefetti percepiranno 123,27 euro in più al mese, gli ambasciatori 131,61 euro.
Le amministrazioni locali
I segretari di fasce A e B riceveranno 52,22 euro, chi invece è inquadrato nella fascia A1 riceverà 22,56 euro al mese.
I dirigenti scolastici percepiranno a loro volta 52,22 euro, a un docente con un’anzianità di 35 anni verranno invece erogati 42,30 euro in più, che diventano 38,17 euro per i docenti delle scuole primarie di pari esperienza. Gli assistenti amministrativi con meno di 8 anni di anzianità percepiranno 22,89 euro al mese.
La sanità segue le medesime logiche per quanto riguarda i dirigenti, ovvero un bonus pari a 52,22 euro mensili. I dipendenti della fascia più bassa (fascia A) percepiranno 22,66 euro al mese.
L’erogazione
I dipendenti pubblici non dovranno presentare richieste specifiche, sarà la ragioneria statale a occuparsi del ritocco delle remunerazioni.
Non si tratta di un bonus da confondere con quelli di cui si è tornato a parlare in questi giorni, su tutti il contributo da 200 e da 150 euro per i lavoratori autonomi e i professionisti.
L’articolo 62 della legge di Bilancio, che disciplina anche il Bonus dipendenti pubblici, evidenzia anche che queste
maggiori somme non saranno computabili nelle indennità di premio e di fine servizio e, parallelamente, specifica anche la natura transitoria della misura che sarà valida soltanto per il 2023 e non è da intendere strutturale.
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