Nuovi programmi per incentivare il rinnovamento tecnologico nelle imprese, un posizionamento più aggressivo e unestensione della gamma utile ad allargare la presenza ai segmenti vicini, mantenendo le posizioni nel mercato business. Per il colosso cinese Lenovo, che nel 2005 ha acquisito la divisione pc di Ibm, il processo di integrazione tecnica e organizzativa è cosa fatta e oggi, di fronte a una congiuntura difficile, è dobbligo ampliare il raggio dazione. Dice Mauro Catalano, ad di Lenovo Italia: «Ora che le realtà asiatica e occidentale sono tuttuno, il gruppo punta a mercati più vasti, da un lato aggiungendo al proprio portafoglio i server e le workstation e dallaltro entrando anche in Italia, con un nuovo subnotebook, nei segmenti small office e consumer. E per le Pmi, che restano un target primario, sono stati sviluppati programmi specifici».
Quanto contano le piccole e medie imprese per lattività di Lenovo?
«Dalle Pmi viene circa il 60% del nostro fatturato in Italia. Lofferta passa attraverso unampia reta di partner, oltre 200 rivenditori distribuiti sullintero territorio. Per queste imprese linfrastruttura informatica è un elemento di indubbia importanza, cruciale perché il management si possa concentrare sul business, elevando i livelli di capacità competitiva».
Lenovo ha ereditato la tecnologia di Ibm e ha mantenuto un posizionamento «premium» per i propri personal computer. Come essere propositivi con le aziende oggi più che mai attente a ridurre i costi?
«Proponiamo prodotti di qualità, con forti contenuti tecnologici, tantè che siamo il vendor con il più alto numero di brevetti (oltre 2mila depositati negli ultimi anni), e riusciamo anche a posizionarli in modo aggressivo. È un mercato che subisce la crisi economica e se le aziende scelgono solo sulla base della convenienza, puntiamo a far comprendere che la qualità paga: 50 o 100 euro in più per un notebook il cui ciclo di vita è di due o tre anni sono ben poca cosa considerando il livello qualitativo che garantisce di non perdere alcun dato se il portatile cade dalla scrivania o se gli si versa sopra del caffè».
A cosa punta il vostro ingresso nel mercato dei prodotti cosiddetti «mission critical», come i server?
«Limpegno è volto a entrare più in profondità, nel cuore dellinfrastruttura aziendale. E a presentarsi come fornitore a tutto tondo, un partner per le aziende che non si occupa solo di client ma provvede pure agli elementi più critici della piattaforma It. Lo facciamo confermando limmagine costruita negli anni da Lenovo, erede del patrimonio di credibilità e affidabilità costruito in precedenza da Ibm, attraverso prodotti con le medesime ottime caratteristiche qualitative proprie dellofferta pc. Per i nuovi ThinkServer abbiamo siglato un accordo di licensing con Ibm, perciò molte delle specifiche sono analoghe a quelle dei loro prodotti: da Ibm acquistiamo alcuni componenti, dalle piastre ai firmware, sui quali paghiamo le royalty, per assemblarli nelle nostre fabbriche».
La partnership con Ibm prosegue anche su altri fronti?
«I prodotti Lenovo, che vantano quasi tutti tre anni di garanzia, possono contare sui servizi professionali di Ibm, un sicuro valore aggiunto. Poter disporre di assistenza e garanzia efficienti, in modo pronto e affidabile, è un punto di forza, basilare per le Pmi, che spesso non hanno un supporto It dedicato. Anche per i servizi di finanziamento ci avvaliamo di una società del gruppo Ibm».
Quali sono le formule e quali i nuovi programmi?
«Proponiamo alle Pmi che si rivolgono alla rete dei nostri partner di finanziare linvestimento con la locazione operativa e con servizi che consentono il rinnovo tecnologico, disponendo di un acquisto protetto nel tempo. Ciò appare determinante in un momento, come quello attuale, in cui laccesso al credito si rivela un fattore decisivo. Inoltre, sono stati presentati di recente alcuni programmi, con offerte particolarmente vantaggiose, che consentono di acquistare oggi e iniziare a pagare in aprile; e insieme ai programmi abbiamo lanciato prodotti adattissimi al mercato delle piccole e medie imprese, come la nuova serie di notebook ThinkPad Sl».
Come chiuderete il 2008 e cosa vi aspettate per l'anno venturo?
Manterremo sostanzialmente le posizioni dello scorso anno, con un venduto pc nellintorno delle 130mila unità. Grazie allampliamento del portafoglio prodotti non è escluso si possa puntare a un obiettivo di 200mila a fine 2009».
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