Unire le competenze nel campo dell'elettronica e dell'informatica, all'esperienza nella fisiologia e nelle prestazioni visive dell'occhio. Su questa base, è stato sottoscritto un accordo fra Google X (il laboratorio di ricerca del colosso californiano Google) e Alcon (la divisione oftalmica della multinazionale farmaceutica Novartis), per lo sviluppo e la commercializzazione di lenti a contatto dotate di tecnologia «smart», vale a dire in grado di intervenire e monitorare le patologie attraverso l'occhio, grazie ad una serie di sensori, microchip e altre componenti elettroniche miniaturizzate.
L'accordo tra Google e Alcon rappresenta un importante passo in avanti per Novartis che, in tutte le sue divisioni, è decisa a far leva sulla tecnologia per migliorare la gestione di diverse patologie. «Siamo impazienti di lavorare insieme a Google per unire la loro tecnologia d'avanguardia alle nostre ampie conoscenze in campo biologico, per rispondere a bisogni terapeutici ancora non soddisfatti», ha dichiarato Joseph Jimenez, CEO di Novartis. «Per noi questa è una tappa fondamentale nel percorso che ci porterà a superare i confini tradizionali nella gestione delle patologie, a partire dall'area della cura dell'occhio». Nello specifico, le lenti «intelligenti», aiuteranno i pazienti diabetici a gestire la loro malattia, mettendoli in condizione di misurare costantemente e nel modo meno invasivo possibile, i livelli di glucosio nel fluido lacrimale, trasferendo i dati wireless, a un dispositivo portatile. Inoltre, alle persone affette da presbiopia e non più in grado di leggere senza occhiali, le lenti smart potranno offrire una correzione visiva aggiuntiva, tale da ripristinare il naturale meccanismo di autofocus dell'occhio sugli oggetti vicini, con lenti a contatto adattabili o intraoculari, nel caso di trattamento refrattivo della cataratta.
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