Appiano Gentile - "Ho fatto la mia scelta, vado avanti. Mi lego alle istituzioni, ma soprattutto alle persone e all’Inter mi sono legato tanto alle persone". E' l'uomo del derby. Da rossonero a nerazzurro. Tutto in pochi mesi. Leonardo lo sa e non si nasconde. Palrando (poco) del suo passato al Milan: "Non sarà la mia partita. A livello psicologico il derby porta tanta energia, ma a livello matematico non è decisivo. Guardando le ultime giornate c’è Napoli e Udinese che stanno volando, poi c’è la Lazio con il Napoli, decisivo quindi a livello di classifica no".
Gara straordinaria "Sarà una partita straordinaria. Un derby va oltre qualsiasi ragionamento tattico, ci sono tante sensazioni soprattutto perché si affrontano le prime due". Leonardo è carico, poco più di 24 ore al primo derby che il brasiliano vivrà sulla sponda nerazzurra contro un avversario che conosce alla perfezione: "Tutti i giocatori si conoscono, non c’è niente da scoprire o inventare". Al Milan mancherà Zlatan Ibrahimovic: "È sicuramente un grande giocatore, una grande risorsa per loro, ma può capitare una squalifica, il Milan si è comunque rinforzato molto in attacco e scenderà in campo con giocatori in grado di mantenere un alto livello di gioco".
Il passato rossonero La sua scelta ha fatto discutere molto e se ne continua a parlare anche se già sono passati tre mesi. "Le persone devono essere libere e io lo sono, ho avuto con il Milan e con i giocatori un rapporto che va al di là dei giudizi, ho fatto una scelta, consapevole di quello che poteva succedere, ma basandomi solo sulle mie sensazioni. La mia scelta si sta rivelando molto positiva, io mi lego alle istituzioni, ma anche alle persone ed è un dato di fatto che mi sono legato subito alle persone qui all’Inter, rifarei la scelta che ho fatto. Le parole di Abbiati? Sono in una situazione in cui se parlano bene di me si dice che sono riconoscenti, se parlano male si dice che lo fanno perché sono andato via. Ho avuto un rapporto positivo col Milan per tanti anni, ho preso una decisione, diventare dirigente rossonero dopo tanti anni da calciatore ed è stata una bella esperienza. Poi è finita e non sapevo cosa sarebbe successo, mi è arrivata l’occasione di allenare e la vivo".
La risposta di Allegri "Sono da otto mesi al Milan, difficile passare da una sponda all’altra, le situazioni cambiano. Non giudico Leonardo, se è andato all’Inter è perché se la sentiva di fare, però sarebbe difficile passare dall’altra parte". Così Massimiliano Allegri alla vigilia del derby sulla scelta di Leonardo. "Noi abbiamo fatto un punto in due partite, ma il calcio è bello perchè tutto può cambiare, siamo in testa da 21 giornate, sapevamo di non poter vincere il campionato con un mese d’anticipo, bisogna pensare a domani pensando di fare risultato. È una partita straimportante, ma lo è più per loro che per noi" analizza Allegri .
"Il Milan sarà in testa fino al fischio d’inizio - ha proseguito Allegri - se vinciamo andiamo a più cinque a sette giornate dalla fine, non sarebbe male, però è vero che in due partite abbiamo fatto un solo punto. Ultimamente non mi piace che si parli del fatto che abbiamo già vinto o perso lo scudetto: lo scudetto lo vinci se, alla fine del campionato, hai un punto di vantaggio. Andiamo avanti partita per partita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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