Per fortuna, qualcuno a Milanello, è stato colto da improvvisa lucidità e ha ricordato un passaggio importante del congedo di Leonardo dal Milan, nel maggio dello scorso anno (15 maggio la data). Tutto lo stadio lo applaudì dopo il 3 a 0 sulla Juventus (gol di Antonini e doppietta di Ronaldinho) e molti dei suoi allievi, anche quelli che non erano stati gratificati dalla sua fiducia, si unirono all'abbraccio simbolico della curva rossonera.
Tra questi vi fu Christian Abbiati che oggi sostiene di non aver coltivato alcun rancore nei confronti del brasiliano che pure gli preferì Dida, secondo taluni a causa della cattiva salute del portiere brianzolo. «L'unica sorpresa, per tutto lo spogliatoio- ha confessato in queste ore Abbiati- è stata la contraddizione tra ciò che ci aveva detto e quello che poi ha fatto. A noi disse che non avrebbe continuato la carriera di allenatore e che anzi di sicuro sarebbe tornato al mestiere del dirigente. Non solo. Ma aggiunse che di sicuro non avrebbe allenato subito. Perciò a Milanello abbiamo appreso con stupore il suo passaggio all'Inter».
Ecco: Leonardo non ha mai spiegato come mai cambiò idea, legittimamente.
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