Stefano Vladovich
Declassamento al secondo livello. Questo il rischio che corre laeroporto di Fiumicino proprio nel giorno in cui è stato firmato il protocollo dintesa che, entro il marzo del 2007, porterà 4 milioni di passeggeri in più lanno nello scalo romano, consentendogli di strappare il primato a Milano Malpensa. LUnione europea ha bocciato senza condizioni lo scalo romano. Motivo? Sicurezza. Un blitz di ben tre ispettori comunitari inviati da Parigi, avvenuto la sera tra mercoledì e giovedì, ha scatenato un putiferio tra AdR (il gestore aeroportuale) e lEnac.
Sarà stata la notizia del protocollo dintesa appena siglato in Campidoglio fra il sindaco Veltroni e Alitalia, AdR, Enac, Camera di Commercio e Federalberghi per il rilancio dello scalo romano, saranno state le (troppe) contravvenzioni inflitte dalla polizia ai gestori del Leonardo da Vinci in tema di sicurezza, fatto sta che alle 23.45 dellaltro ieri i tre funzionari della Commissione parlamentare europea sui Trasporti si sono presentati ai varchi doganali per bacchettare gli operatori presenti. E quello che doveva essere un semplice controllo a sorpresa si è rivelato un disastro su tutta la linea: postazioni «band-x» sguarnite, poliziotti privi del tesserino di riconoscimento aeroportuale (previsto da leggi comunitarie), addetti privati ai controlli bagagli insufficienti e alcuni sprovvisti dei «patentini» rilasciati dalla Prefettura al termine di accurati corsi di formazione. Una situazione a tratti imbarazzante, tanto che la stessa AdR sarebbe corsa ai ripari avviando da ieri una «schedatura» degli oltre 850 agenti della Polaria per poi rilasciare tesserini provvisori di accesso allarea di frontiera, in attesa di quelli spediti dal ministero degli Interni. Il tutto in barba alle leggi sulla privacy. Fra le contestazioni più gravi messe a verbale dai funzionari europei, contratti a termine fin troppo flessibili. Come quelli a sei, tre mesi e, addirittura, a trenta giorni per gli «sceriffi dellaria» che da sei anni sostituiscono la polizia nel controllo passeggeri e bagagli.
Numerosi, del resto, gli allarmi lanciati negli ultimi tempi dagli stessi sindacati di polizia: in un primo comunicato al vetriolo indirizzato alla dirigenza aeroportuale Siulp e Sap denunciano carenze e buchi nella gestione dellintero «security system» di Fiumicino. Tanto che allindomani dell11 settembre 2001 cè chi definisce il Leonardo da Vinci un colabrodo. Leggende metropolitane? Basta ricordare lordigno esploso su un vettore Alitalia fermo in rampa per il check-in alla vigilia del Capodanno 2004. Il gesto di uno squilibrato o il sabotaggio mirato alla compagnia di bandiera in piena campagna licenziamenti? Resta linterrogativo più inquietante: come è stato possibile per lattentatore eludere i controlli e piazzare il tritolo sullaereo? Passano quattro mesi e questa volta è un barbone francese che dice di chiamarsi Napoleone Bonaparte a passare i varchi senza carta dimbarco e a salire su un volo AirOne diretto a Palermo.
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