L'esponente dem: "Non votate il Pd ma Liberi e Uguali"

Domenico Bruzzese, presidente e segretario ad interim del Circolo del Partito democratico di Montreal, ha invitato i suoi iscritti a votare per un fuoriuscito che, ora, è candidato con Liberi e Uguali

L'esponente dem: "Non votate il Pd ma Liberi e Uguali"

"Non votate Matteo Renzi, ma Liberi e Uguali". A dirlo non sono Massimo D'Alema o Pier Luigi Bersani ma lo scrive nero su bianco un esponente del Pd, per la precisione Domenico Bruzzese, presidente e segretario ad interim del Circolo del Partito democratico di Montreal.

"Invito i miei iscritti e la comunità tutta a dare un segnale di giustizia e di carattere, ben motivati: votate il solo candidato di sinistra della nostra città, Giuseppe Continiello, che - spiega - ho personalmente visto prendersi a cuore le sorti della nostra comunità. È candidato alla Camera in Centro e Nord America non con il Pd, dal quale è fuoriuscito poco più di un mese fa, bensì con Liberi e Uguali". Poco importa quanti voti prenderà quanti voti prenderà Renzi in quella circoscrizione estera, è interessante invece la morìa di sostenitori che affligge il suo partito. Non è dato sapere se sia l'effetto del pessimo spot girato in questi giorni sul web in cui il protagonista ripete più volte "Io comunque il Pd non lo voto", ma sta di fatto che questa frase sta diventando sempee di più una costante e questa lettera arriva a poche ore dall'addio di 14 iscritti di Bolzano che hanno sbattuto la porta in contrasto con la candidatura della Boschi nel loro collegio. Continiello, ricorda il Fatto quotidiano, è l'ex segretario del Pd di Montreal che si era dimesso a inizio gennaio, insieme a Elena Luogo, ex segretaria del circolo Pd di New York e delegata per il Nord America in Assemblea Nazionale. I due lamentavano "l'assenza di interlocuzione e di confronto nel rispetto della pluralità e della democrazia interna e la delegittimazione dell'Assemblea Estero in Assemblea Nazionale". In pratica Renzi chiede i voti degli italiani all'estero ma non li ascolta. "Nessun dirigente locale è stato mai sentito - spiega Bruzzese ai suoi elettori -.

Non si è tenuto conto in alcun modo del merito, che in politica significa radicamento sul territorio e capacità organizzativa, attività e iniziative, numero di iscritti e, quindi, peso politico". Proteste per lo scarsa attenzione sono arrivate anche da Francesco Rotondo, ex segretario del Pd in Argentina, e dai vertici del partito di Melbourne, in Australia.

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