Tre Santi hanno fatto la rivoluzione, nel modo più pacifico possibile

San Francesco, Sant’Antonio e san Pio da Pietrelcina è il trio scelto dal prete tv don Davide Banzato. Tutti e tre francescani, famosi in tutto il mondo per ciò che hanno vissuto e compiuto da vivi ma anche e forse soprattutto per grazie e miracoli che sono stati loro attribuiti da morti

Tre Santi hanno fatto la rivoluzione, nel modo più pacifico possibile
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Non sono tre santi qualsiasi e la premessa è d’obbligo. San Francesco, Sant’Antonio e san Pio da Pietrelcina hanno molte cose in comune, a partire dal fatto di essere tutti e tre francescani, famosi in tutto il mondo per ciò che hanno vissuto e compiuto da vivi ma anche e forse soprattutto per grazie e miracoli che sono stati loro attribuiti da morti. Così il trio scelto dal prete tv don Davide Banzato è un consiglio con solide fondamenta.

«Da sempre ho amato viaggiare alla scoperta di luoghi nuovi, assaporandone la ricchezza e la bellezza tra paesaggi, storia, arte e cultura. Un mio caro zio di Udine si presentava a Padova suonando il campanello per “rapirmi” e portarmi senza preavviso a scoprire le meraviglie nascoste di città o paesini vicini» ha raccontato don Davide Banzato, al pubblico dell’auditorium del convento S. Massimiliano Kolbe a Roma. Un viaggio al seguito di tre Santi ma anche di tre tra i luoghi più amati d’Italia. Il titolo del libro, “I miei viaggi del cuore”, dice in sé il legame che unisce l’autore a questi uomini che nel modo più pacifico possibile hanno cambiato il mondo: dicevamo san Francesco, da sant’Antonio e san Pio da Pietrelcina. «Il primo - ha raccontato don Davide Banzato, da decenni impegnato con l’Associazione Nuovi Orizzonti - parla ai giovani di oggi, perché anche lui per i primi vent’anni ha cercato la “felicità” nel mondo per poi convertirsi al Vangelo; sant’Antonio è un santo “sociale” che ha tanto da raccontare nei nostri giorni. Infine padre Pio che, oltre che per le stigmate, ci insegna ad andare incontro alla sofferenza di tutti i giorni». E anche al confessionale, dove il futuro san Pio passava ore, dispensando consigli e spesso anche rimbrotti. Per chi non lo ricordasse fu Sant’Antonio (ancora oggi invocato per ritrovare gli oggetti smarriti), la cui vocazione alla carità è simboleggiata dal pane che ha sempre in mano insieme al Bambino, a consigliare a Francesco di far studiare i suoi frati. A fianco di don Davide Banzato, durante la serata, padre Enzo Fortunato, anche lui molto conosciuto per le chiacchierate (più che prediche) che ha dispensato dal Sacro Convento di Assisi.

L’ultimo libro di don Davide Banzato - presentato sulle pagine Facebook della Libreria San Giovanni in Laterano - aiuta a scoprire la bellezza di viaggiare con il corpo e con lo spirito tra i luoghi più belli d’Italia, tra i quali primeggiano Assisi e Padova oltre che san

Giovanni Rotondo e Pietrelcina. Impreziosisce il libro una riflessione di Chiara Amirante – fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti – che traduce la vita di Francesco, Antonio e Pio per amare tutti i giorni della vita.

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