È morta all’età di 80 anni Louise Glück. La saggista e poetessa di origine statunitense - che nella sua vita artistica ha ottenuto tantissimi riconoscimenti: dal Pulitzer nel 1993 sino al Nobel per la letteratura nel 2020 – era da tempo malata di cancro e si è spenta nella sua casa di Cambridge, in Massachusetts. A darne la notizia, l'Università di Yale, dove Louise insegnava ed il suo editor Jonathan Galassi che, però, non ha fornito ulteriori dettagli.
La vita e la carriera di Louise Glück
La poetessa, classe 1947, era nata a New York in una famiglia di immigrati ebrei ungheresi ed era cresciuta a Long Island. Una carriera ricca di successi: già all’età di appena 16 anni Glück aveva realizzato il suo primo libro, inviato ad un editore, ma mai pubblicato. Dopo essersi iscritta ad un workshop di poesia alla Columbia University, nel 1968 completa la sua prima collezione di poesie, Firstborn. Ma è soltanto sul finire degli anni Ottanta, dopo aver superato un lungo “blocco dello scrittore”, che la Glück inizia a emergere davvero: il suo linguaggio è“straordinario forte e diretto”, scriveva il Washington Post nel 1985. Nello stesso anno, infatti, ottiene il National Book Critics Circle Award per la sua collezione The Triumph of Achille. E ancora, nel 1993, è proprio uno dei suoi libri più amati, The Wild Iris, a farle valere il premio Pulitzer. Ma non è finita, perché a distanza di dieci anni, nel 2014, Louise riceve il National Book Award per la poesia, vinto grazie a Faithful and virtuos night.
Il premio Nobel per la letteratura e gli ultimi riconoscimenti
È nel 2021 che Louise Glück ottiene il premio dei premi, il Nobel per la letteratura“per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”. La poetessa è stata la 16esima donna a vincerlo. Prima di lei, l’ultimo americano premiato era stato Bob Dylan. "Potrò comprarmi una casa in Vermont", è stata questa la prima cosa che Louise ha pensato una volta ricevuta la telefonata del premio da Stoccolma con il relativo assegno da dieci milioni di corone svedesi.
La maggior parte delle opere dell’artista sono nate da personali momenti di difficoltà ed è per questo che ha esplorato temi molto delicati, come il trauma, la perdita, la famiglia e la solitudine.
Nel 2016, Glück è stata anche invitata alla Casa Bianca dall’allora presidente statunitense Barack Obama per ricevere la National Humanities Medal, un premio conferito ogni anno a molteplici personalità che operano nel campo degli studi umanistici; in Italia, invece, proprio di recente, nel 2022, le era stato consegnato il LericiPea alla carriera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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