Milano - Avvio con rimbalzo per le principali borse europee, dopo i minimi toccati nella vigilia, spinte dalla chisura dell'Asia e dai future su Wall Street, in attesa di una serie di dati macoreconomici Usa previsti tra le 13 (richieste settimanali di mutui) e le 16 (vendita di nuove abitazioni). Gli acquisti si concentrano sui titoli delle materie prime, su ipotesi di una ripresa della domanda in Cina, che hanno spinto le quotazioni dei metalli all'asta di Londra. In ripresa anche le banche, bersagliate nella vigilia, i finanziari e le auto.
Milano torna a crescere Piazza Affari chiude in rialzo. Il Ftse Mib guadagna il 2,15% a 18.778 punti, mentre il Ftse All Share sale del 2,20% a 19.382 punti. A trascinare gli indici, oltre all’apertura positiva di Wall Street, dove il Dow Jones guadagna circa un punto percentuale e il Nasdaq sale dell’1,69%, i dati sugli ordini dei beni durevoli Usa, incrementati del 2,9% contro un +1,3% previsto dagli analisti. Sempre molto scambiati i bancari, con denaro su Unicredit (+3,81%), ma anche sul Banco Popolare (+5,93%) e sulla Bpm, che guadagna il 4,06%. Più contenuti, ma comunque positivi, i risultati di Intesa Sanpaolo e del Monte dei Paschi, che recuperano rispettivamente l’1,48% e l’1,75%. Su Cà de Sass potrebbero pesare le indiscrezioni di stampa secondo cui sarebbe possibile un rinvio della quotazione della controllata Fideuram. Dopo un avvio con pochi spunti salgono anche gli energetici, favoriti dal prezzo del greggio in salita: Eni supera quota 15,1 euro con un rialzo del 3,76%, ma a fare la parte del leone nel comparto è Tenaris (+7,8%). Maglia rosa del paniere resta Prysmian, che sale del 9,36% a 12,44 euro: a trascinare il titolo la notizia che la cordata Clubtre ha superato il 2% e la disponibilità di Tamburi, uno dei membri della cordata, a salire ancora. Guadagni superiori al 6% anche per Autogrill (+6,52%) e Exor (+6,8%). Bene Cir (+5,75%), con la compagnia che prosegue, pur guardando con attenzione ai mercati, nei lavori per la quotazione della controllata Kos. Unico titolo negativo del paniere principale è quello di Ansaldo Sts, che lascia sul campo il 3,89%.
L'Asia rialza la testa Hanno ripreso quota le principali borse di Asia e Pacifico dopo lo scivolone della vigilia, determinato dai timori sulla stabilità nell'area con la ripresa delle ostilità tra le due Coree e dalla crisi che ha portato l'euro sui minimi nei confronti dello yen. A risollevare i listini le attese degli investitori su una ripresa della domanda cinese, che ha fatto schizzare verso l'alto i titoli delle materie prime. Bene a Tokyo Nippon Light Metal (+2,48%) e Sumitomo Metal Industries (+1,8%), mentre ad Hong Kong hanno corso Aluminum Corporation (+3,36%) e China Petroleum (+2,41%). Sugli scudi a Sidney Fortescue Metals (+9,88%), Equinox (+5,35%) e Rio Tinto (+3,65%).
Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico - Tokyo +0,66% - Hong Kong +1,20% (seduta in corso) - Shanghai -0,25% (seduta in corso) - Taiwan +1,14% - Seul +1,36% - Sidney +0,98% - Mumbay +1,38% (seduta in corso) - Singapore +1,52% - Bangkok +0,43% - Giakarta +4,22% (seduta in corso)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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