Roma - Un'ovazione si è levata dai banchi della Lega. L'aula della Camera ha approvato il federalismo fiscale. I voti favorevoli sono stati 314, i contrari 291, due astenuti. Il testo torna ora in Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva. Il provvedimento entrerà in vigore dopo l'emanazione da parte del presidente della Repubblica, che lo aveva fermato in un primo momento dopo il pareggio della votazione in bicameralina. "Ci sono due persone in missione. "Sapevamo che ci sono persone in missione e due malati. Quindi siamo a 322", il premier ha commentato così la votazione del decreto.
Bossi: "Un giro di mattoni e siamo al tetto" "Noi vogliamo completare il federalismo, poi vediamo. Stiamo con i piedi per terra". Così Umberto Bossi risponde a chi gli chiede se dopo il voto di fiducia incassato dal governo la legislatura può arrivare fino alla suo termine naturale. Poi sul federalismo: "Un giro di mattoni in più. siamo quasi al tetto".
Berlusconi e la pochette della Lega Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha messo nell’Aula della Camera al suo taschino un fazzoletto verde della Lega dopo aver votato la fiducia sul federalismo municipale. Dopo aver espresso il voto, Berlusconi ha raggiunto i deputati del Carroccio che seguivano la votazione dai loro banchi: il ministro dell’Interno Roberto Maroni, gli ha passato una pochette verde che Berlusconi, sorridendo, ha messo nel taschino della giacca. Dopo si è fermato a ridere e a scherzare con i deputati leghisti che hanno mostrato di apprezzarne le battute.
L'entusiasmo dei leghisti Grande entusiasmo dei deputati leghisti al momento dell'approvazione della fiducia: gli esponenti del Carroccio hanno festeggiato al provvedimento sventolando le bandiere delle varie Regioni del nord. In mezzo a loro un sorridente Silvio Berlusconi. Il vicepresidente di turno dell’Assemblea Antonio Leone ha invitato i deputati della Lega a ritirare i vessilli mentre si alzava dai banchi del Carroccio l’incitamento "Bossi, Bossi". Il ministro delle Riforme tuttavia ha assistito da lontano alla scena cui invece ha attivamente partecipato il presidente del Consiglio.
Calderoli chiede 4 mesi di proroga Il ministro per la Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, proporrà al Consiglio dei ministri una proroga di 4 mesi della delega della legge 42 che vara il federalismo. Il ministro, riferisce una nota, ha avuto un incontro nella giornata di oggi con il presidente Romano e con una delegazione del gruppo dei ’Popolari d’Italia domanì. Al centro dell’incontro, spiega la nota, l’attuazione del federalismo fiscale e i relativi decreti legislativi.
A conclusione della riunione, in cui si sono affrontati i temi del federalismo municipale, provinciale e regionale, il ministro Calderoli "fermo restando il rispetto dei tempi stabiliti per l’esame dei decreti legislativi già deliberati dal Consiglio dei ministri, ha assunto l’impegno di proporre al Consiglio dei ministri, dopo l’approvazione definitiva del federalismo regionale e provinciale, un’iniziativa legislativa finalizzata alla proroga di quattro mesi del termine di scadenza della delega prevista dalla Legge 42/2009".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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