Va in scena, fino al 13 giugno al Teatro Libero, un classico del teatro: il «Don Giovanni» di Corrado dElia, che si ispira allomonimo scritto di Molière. Lo spettacolo parte dalla fine ormai nota della storia: Don Giovanni è risucchiato all'inferno ma con un'importante variazione: Sganarello l'ha seguito! Forse preoccupato per la sua paga o piuttosto perché l'uno non può esistere senza l'altro. In uno spazio asettico, fredda scatola d'acciaio riflettente, prendono vita e riaffiorano come brandelli di memoria i ricordi, le ossessioni, le conquiste e i duelli. È una prigione mentale, all'interno della quale Don Giovanni rivive all'infinito le sue conquiste, che per un crudele corto circuito fanno di mille donne una sola, sempre la stessa, sintesi unica di comuni destini. Don Giovanni non riesce a ricordare, condannato all'immortalità e costretto in un presente che non ha mai fine.
Questo è il suo inferno: la ripetizione continua e ossessiva della stessa storia all'infinito. Quale supplizio maggiore per chi crede che tutto il piacere della vita e dell'amore stia nel cambiamento? Uno spettacolo veloce, con suggestive immagini e momenti di intensa fisicità (info: telefono 02-8323126).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.