Le previsioni meteo sono una cosa seria. Per una volta non sono gli stessi meteorologi ad affermarlo, ma il Codacons. L'associazione dei consumatori è tornata a denunciare il fenomeno delle previsioni errate. "Danneggiano l'economia", ha spiegato il presidente Carlo Rienzi che ha messo sotto accusa i siti specializzati sulle condizioni del tempo.
"Anche oggi per alcune zone del Paese le previsioni meteo non hanno trovato alcun riscontro nella realtà", ha spiegato l'associazione dei consumatori che ha poi fatto l'esempio di quanto accaduto a Roma: "I siti web specializzati in meteorologia prevedevano pioggia sulla Capitale per la giornata di oggi, temporali e in alcuni casi addirittura grandine. Fino alle ore 18, invece, l'allarme maltempo è stato smentito dai fatti".
Secondo il Codacons a pagarne le spese sono i cittadini che organizzano gite fuori porta che poi puntualmente rinviano dopo aver consultato i siti specializzati. "Sempre più cittadini organizzano giornate al mare, al lago, o escursioni varie basandosi sulle previsioni meteo, e quando queste risultano errate si verifica un danno per il settore turistico attraverso una riduzione delle presenze", spiega Carlo Rienzi. Il presidente dell'associazione sa bene che la meteorologia non è una scienza esatta e punta il dito contro i toni usati da certi siti: "I portali web specializzati in materia spesso creano un allarmismo ingiustificato che si traduce in un danno economico per il turismo".
Per il Codacons l'unica soluzione è avvisare gli utenti che le previsioni non sono del tutto affidabili.
"Se i siti internet dedicati al meteo non pubblicheranno in evidenza un avviso agli utenti in cui si informa che le previsioni del tempo non sono del tutto affidabili, forniremo assistenza legale ad albergatori ed operatori turistici per avviare cause risarcitorie in caso di presenze ridotte a causa di previsioni sbagliate", conclude Rienzi.Già due anni fa il fenomeno fu al centro delle polemiche. Albergatori e operatori turistici subirono nel periodo estivo pesanti danni a causa delle indicazioni pubblicate online che in molti casi si rivelarono errate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.