Multiculturalismo, inclusione, abbracci. Se ancora qualcuno pensa che la moda sia avulsa e lontana da quello che succede nella società è arrivato il momento di ricredersi. E se Gucci, in preda ad una fame di stili e ispirazioni, sembra essere lo specchio fedele di questi tempi confusi e disordinati, molti designer hanno preferito volgere il loro sguardo a temi scottanti come la pacifica coesistenza tra culture. “Ho sempre pensato al mio lavoro come una risposta al tempo presente, perché gli abiti influenzano comportamenti e modi di essere. Per questa stagione ho immaginato una collezione senza confini, ricca, che attinge a molte culture per creare una moda in cui la compresenza si oppone all’esclusione. A legare tutto, il mio gusto per l’eleganza lineare”, si legge in una nota della collezione autunno inverno di Giorgio Armani, scritta per la stampa.
In questa Settimana della Moda milanese, si è come sentito il bisogno di rifugiarsi in un passato lontano e rassicurante, forse per tenere lontana l'idea di un presente buio e per lo più incerto. Passato che diventa, quindi, grande protagonista delle passerelle e che non solo prende vita nella celebrazione di epoche distanti dalla nostra, ma soprattutto si configura come esaltazione dei codici stilistici delle maison. Quelli che hanno contribuito a renderne grande il nome, quelli che le hanno rese riconoscibili in tutto il mondo, percorrendo vie più stabili e sicure, senza esagerare in alcun senso. Nel complesso e in estrema sintesi, le tendenze per il prossimo autunno inverno 2018 2019, sono sostanzialmente dei grandi classici tornati in auge o forse mai davvero passati di moda.
- Check pattern. Che sia Principe di Galles o stampa plaid, i quadri saranno uno dei trend più forti del prossimo autunno inverno, sia in versione total look che nella variante patchwork, come abbiamo visto sulla passerella di Missoni che ha proposto un mix and match di quadri dai colori diversi. Max Mara, invece, giocando su una palette cromatica più pacata, li usa su maxi gonne da abbinare a T-shirt stampate, o in total look nella versione Principe di Galles per creare look che ridefiniscono il concetto di workwear per la moderna business woman. Trussardi, a sua volta, li sceglie per cappotti e giacche con inserti di pelle a contrasto e, in trasparenza, su abiti e gonne, che fondono ispirazione sport e stile urban.
- Paillettes, glitter e tessuti laminati. Nella vita si ha sempre bisogno di un po' di scintillio. Per questo la moda cala gli assi e porta in passerella tessuti laminati e una pioggia di glitter e paillettes, non soltanto per la sera, ma da indossare anche durante il giorno. Sportmax, per esempio, in un'inedito mix tra couture e sportwear, parte fondamentale del DNA del brand, propone una cascata di glitter che illuminano abiti realizzati in tessuti tecnici. Brilla anche la passerella di Giorgio Armani, con le gonne laminate e i morbidi pantaloni tempestati da micro glitter ton sur tone, ma soprattutto brilla grazie al tailleur in paillettes argentate. Ermanno Scervino invece realizza lunghi guanti in argento metallizzato che ora abbina a sognanti abiti di pizzo, ora abbina a look per il giorno, che mescolano quadri e pied de poule in versione oversized.
- Anni '80. L'attenzione degli stilisti sembra spostarsi tutta sulle spalle: dai volumi importanti, oversize, incredibilmente strutturate, meglio ancora se sottolineate dalle spalline, come abbiamo visto nella collezione di Laura Biagiotti, che fa sfilare donne strette in tailleur giacca pantalone a cui abbina cappelli a tesa larga.
- Frange, che adornano gli impeccabili cappotti sartoriali di Max Mara, dando un accento rock alla collezione, che ondeggiano dal capospalla in pelle e pelliccia di Giorgio Armani, movimentandone la silhouette.
- Volumi over. Come se avessimo bisogno di protezione. Di una corazza in cui rifugiarci per non vedere le brutture del presente. I volumi dei capi, ma in particolare dei capispalla, si fanno over. Le lunghezze di gonne e abiti sfiorano le caviglie, i cappotti si annodano in vita, come le preziose e confortevoli vestaglie di cashmere, disegnate da Gabriele Colangelo per Giada, che conferma la sua passione per le geometrie, le architetture e per un'eleganza decontratta.
- Animalier. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi riguardo all'eleganza della stampa animalier, dia uno sguardo alla passerella di Max Mara, che la usa per accessori, capispalla e ampie gonne, dimostrando che un classico non deve per forza essere conservatore. O alla passerella di Vionnet, che, nella variante maculata o pitonata, ne fa ampio uso per realizzare abiti da sogno, realizzati con tessuti ricavati da bottiglie di plastica riciclata. Ispirata alla metamorfosi delle sirene, questa collezione, ambientata nell'Acquario civico di Milano, tra pesci e piante marine, racconta come solo Goga Ashkenazi (direttore creativo della maison) sa fare di una donna forte e fragile allo stesso tempo.
- Colori vitaminici. Questa Milano Moda Donna è il trionfo delle nuance accese. Via libera al rosa, in ogni sua sfumatura, al verde e all'azzurro, celebrati sulla passerella di Emporio Armani (che per il prossimo inverno abolisce la distinzione tra look da giorno e look da sera), l'arancione acceso di Vivetta, il rosso, il giallo e il blu di Iceberg, che torna a sfilare, proponendo una collezione dall'animo street, che celebra il mondo cartoon nel 90esimo anniversario della nascita di Topolino.
- Sport couture. Il mondo dello sport continua ad imperare sulle passerelle. Rivisitato in chiave glamour, contamina il mondo luxury - couture con tessuti tecnici, materiali performanti ed elementi fortemente improntati allo sportwear. Il risultato di questa inedita mescolanza arriva sulla passerella di Sportmax, con una collezione ispirata al mondo dello sci, in equilibrio perfetto tra funzionalità e stile, e in quella di Stella Jean che prende ispirazione dalle uniformi olimpiche per creare gonne, pantaloni e capispalla dal taglio sartoriale, spesso arricchiti da ricami raffiguranti le corsie di gara.
- Pied de poule. Altra grande tendenza per il prossimo autunno inverno sarà la stampa pied de poule.
Su capispalla, giacche, pantaloni, ma anche su romantici abiti fluttuanti, nella più classica variante del grigio e nero, ma anche in nuance pastello come abbiamo visto sulla passerella di Luisa Beccaria, questo motivo tradizionalmente legato al guardaroba maschile, viene declinato in chiave femminile, diventando estremamente poetico.
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