Tra lisci e ricci tutte pazze per il frizz

di Daniela FediCol frizz non si è mai soli. Come minimo ti ci vuole la piastra che deve essere una GHD altrimenti in pochi mesi ti riduci come Zio Fester. Meglio che anche il phon sia professionale (ovvero con una potenza di almeno 1500 watt) possibilmente a ioni negativi e con tappetino termoresistente coordinato. Sul diffusore ognuno ha la sua verità, ma se ti sei arresa ai ricci i casi sono due: hai una chioma tipo Afef per cui saresti pazza a stirarti i capelli, oppure hai un conto in banca fornito come quello della signora Tronchetti Provera per cui puoi andare dal parrucchiere tutti i giorni, pure mattina e sera in quelle maledette giornate umide che fanno impazzare il frizz. Sulle spazzole non si transige: ce ne vogliono almeno tre, small, medium e large come il nostro punto vita per non parlare del lato B nei diversi momenti dell'esistenza. In ogni caso devono essere rotonde, con setole semi rigide e fondo in ceramica che distribuisce bene il calore. A questo punto bisogna preoccuparsi dei prodotti. Se oltre al frizz hai anche una passione per il biondo platino o per altre tinte che danneggiano maledettamente i capelli, ti ci vuole un hair perfector che si chiama Olaplex N.3 e si applica sulla testa umida prima di procedere al regolare lavaggio. Quest'ultimo può essere eseguito solo con shampoo fenomenali che nutrono e proteggono i capelli oltre a riallineare le fibre di cheratina. Ce ne sono per tutti i gusti, ma dopo anni di lotte col frizz ne abbiamo identificati tre: Bain Therapist di Kerastase (ottimo anche il siero da usare prima dell'asciugatura), Perfect Blend di Ten (costosissimo ma fenomenale) e Ykena Kayande, ovvero quello di tipo alcalino da usare dopo il trattamento alla cheratina, una mano santa per noi povere ragazze funestate dal frizz. Pare non faccia benissimo ai capelli e neppure al parrucchiere o meglio alla sciampista che lo applica sulle ciocche bagnate e poi le asciuga una per una con l'apposita piastra liberando Dio solo sa quale sostanza terribile. Non per niente appena dici che vuoi fare la cheratina ti piombano addosso in cinque urlando che nei loro prodotti non c'è traccia di formaldeide e comunque tutti sono protetti dai vapori: l'operatrice dotata di mascherina e tu che devi passare almeno due ore sotto a una specie di aureola in plexiglass che non si è mai vista nemmeno sugli extraterrestri di X Files. Comunque sia dopo questo malefico trattamento per un mese sei a posto o giù di lì e poi ricominci a lottare. Ogni due shampoo bisogna far la maschera e comunque è sempre meglio usare qualcosa prima della stiratura altrimenti in testa ti ritrovi la stessa stoppa che usano gli idraulici. GHD oltre a produrre le migliori piastre al mondo (cioè dotate di termostati intelligenti che si spengono da soli quando rispondi al telefono e ci stai due ore nel bel mezzo del tuo brushing quotidiano) ha un'intera linea di prodotti dal seducente nome «Straight and Smooth». Il più efficace è uno spray che a differenza del «Frizz Ease» di John Frieda (il parrucchiere inglese con cui si è messa la vedova del povero Giovannino Agnelli) non t'irrigidisce la chioma cose se ti avesse leccato una mucca.

Indispensabile a questo punto il Moroccan Oil ovvero il magico olietto che nutre, stira, lucida e ti permette di superare indenne le peggiori tirate di spazzola. Chi ha il frizz lo sa che l'ultima spiaggia è il brushing ma chissà perché viene solo al parrucchiere. Soprattutto non è dato sapere perchè oggi nessuno più ha i capelli crespi, ma lotta col frizz.

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