Lissone esporta un cimitero in Mozambico

Tombe «scadute» spedite in regalo al Paese africano

Ma quale propensione al risparmio di cui va fiera la Brianza tanto da far concorrenza a genovesi e scozzesi. Altro che patria del «tassello» per mobili. Dalla scorsa settimana Lissone ha un motivo in più per essere fiera: un cimitero da esportazione. Le tombe, quelle ormai in «scadenza» come vengono definite nel linguaggio burocratico, verranno regalate al Mozambico. L’iniziativa è partita dall’associazione intitolata a padre Mauro Calderoni, un missionario morto di recente molto attivo nel paese africano tanto da avere fondato una vera e propria comunità. Il gruppo di volontariato che ha continuato la sua tradizione, si è rivolto agli uffici comunali per la realizzazione di alcune cappelle mortuarie in Mozambico. Dal momento che laggiù manca un po' di tutto, la richiesta è più che legittima. Servono infatti portalampade, statue, lumini e altri «accessori» tipici dell’arredo cimiteriale. Dove recuperare a buon prezzo, anzi gratis, una merce alquanto costosa e introvabile in Africa? Al cimitero. In Comune non ci hanno pensato due volte e hanno dato subito il via libera. Anche perché l’operazione consente di risparmiare sul costo di smaltimento in quanto tali materiali non saranno trasportati nelle discariche speciali previste dalla legge.

Il recupero avverrà infatti dalle tombe in «scadenza» per le quali il regolamento prevede, salva richiesta dei parenti, la demolizione e l’avvio in discarica per tutti gli accessori a corredo. Uno spreco per Lissone un’autentica mamma per l’associazione benefica.

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