L'Italia crede nel mattone Ma l'Fmi: "Ripresa lenta, pesa scarsa competitività"

Crescono compravendite e mutui: gli italiani tornano a investire nel mattone. Ma l'Fmi: "Un persistente problema di competitività limita lo spazio per la crescita". Il pil 2010 cresce meno di Germania e Francia

L'Italia crede nel mattone 
Ma l'Fmi: "Ripresa lenta,  
pesa scarsa competitività"

Roma - Il mercato immobiliare rialza la testa, in Italia nel primo trimestre del 2010 le convenzioni relative alle compravendite di unità immobiliari sono state pari a 190.728, in aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E' quanto emerge dal rapporto su compravendite immobiliari e mutui diffuso dall’Istat, che sottolinea come "il fenomeno mostri per la prima volta variazioni tendenziali positive dopo una fase di discesa che era iniziata nel 2007". Ma l'Fmi lancia un nuovo allarme per l'Italia dove "la ripresa resta ancora lenta" e pesa "la scarsa competitività".

Le stime dell'Fmi Il Fondo monetario internazionale si aspetta che la ripresa in Italia "sia ancora più lenta" che in Francia e Germania, "perché un persistente problema di competitività limita lo spazio per la crescita dell’export e il programmato consolidamento fiscale indebolisce la domanda privata". L’Italia quest’anno crescerà dello 0,9%, mentre nel 2011 il pil avanzerà dell’1%. L'Fmi mantiene inalterate rispetto alle ultime rilevazioni di luglio le proprie stime sulla crescita 2010 rivedendo invece al ribasso di 0,1 punti percentuali quelle per il 2011. Il governo prevede invece un pil in aumento dell’1% quest’anno e dell’1,5% nel 2011 (dati Ruef).

Investimento nel mattone E' comunque "importante sottolineare che il primo trimestre 2009 era stato contrassegnato dalla maggiore contrazione delle compravendite avvenuta negli ultimi anni (-16,1%) - precisa l’Istat - per cui l’inversione di tendenza osservata nei primi tre mesi del 2010 ancora non riporta il volume delle transazioni ai valori precedenti la caduta". Guardando più da vicino il mercato immobiliare, emerge che "il 93,2% delle convenzioni stipulate nel periodo considerato (177.680) riguarda immobili ad uso abitazione ed accessori, il 6,1% (11.611) unità immobiliari ad uso economico". Considerando la tipologia di utilizzo, fa notare sempre l’Istituto, "nel primo trimestre 2010 le compravendite di immobili ad uso residenziale crescono del 3%, mentre risultavano in calo fino al trimestre precedente. Le compravendite di immobili ad uso economico continuano, invece, a registrare un andamento negativo, segnando una flessione del 5,1%, decisamente inferiore rispetto a quella riscontrata nei trimestri precedenti". Con riferimento al territorio, nei primi tre mesi dell’anno le compravendite totali di unità immobiliari aumentano in maggior misura nel Nord-est (+3,7%), il Centro e il Sud appaiono sostanzialmente in linea con il dato nazionale (rispettivamente +2,7% e +2,6%), mentre nel Nord-ovest e nelle Isole si hanno aumenti più contenuti (rispettivamente +1,5% e +1,1%).

Mutui in forte crescita Continua a crescere anche il numero di mutui stipulati in Italia nei primi tre mesi del 2010, mettendo a segno un balzo del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2009.

Secondo quanto riferisce l’Istat nel rapporto su Compravendite immobiliari e mutui, "la fase di ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi dello scorso anno", anche se rimane "comunque insufficiente a recuperare i livelli antecedenti la discesa".

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