Cannolo di ricotta: il dolce legato alla tradizione siciliana

Il cannolo siciliano ha un sapore inconfondibile e ha reso famosa la Sicilia in tutto il mondo: le sue origini risalgono addirittura al 70 a.C.

Cannolo di ricotta: il dolce legato alla tradizione siciliana

Dolce a forma di tubo, ripieno di ricotta di pecora per tradizione: il cannolo siciliano è uno dei prodotti più conosciuti al mondo. Simbolo della pasticceria isolana, rappresenta una delle paste più apprezzate non solo a livello locale ma anche internazionale. Si tratta di un dolce che trova il suo inserimento anche nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (P.A.T.) tenuto dal Ministero delle politiche agricole e forestali. Pochi gli ingredienti di cui bisogna essere a disposizione, ma prepararlo non è semplice come sembra: non sempre in questi casi è possibile dire “buona la prima”. È l’esperienza sul campo la migliore aiutante per un ottima riuscita di un vero cannolo siciliano. Da Palermo a Caltanissetta, diverse le leggende legate alla sua invenzione.

Dalla Sicilia all’America: perché tutti conoscono il cannolo

cannoli

Le origini del cannolo sono relegate al territorio siciliano ma ovunque se ne apprezza il profumo e il buon sapore. Oltrepassando lo Stretto di Messina, arrivando al Nord Italia, fino all’America, difficile trovare qualcuno che non conosca questo prodotto. Ciò in virtù di due motivi. Il primo è legato all’imponente fenomeno migratorio dei siciliani in altri territori della nazione e all’estero nel Dopoguerra. Il secondo si lega al primo ma con risvolti del tutto imprenditoriali: in molti hanno sfruttato le ricette tramandate dagli antenati e le proprie abilità - non scontate - nella sua preparazione, per realizzare dei punti vendita laddove nessuno lo conosceva. Vendute le prime paste, la buona pubblicità ha fatto il resto. E così facendo, negli anni questo dolce Made in Sicily è divenuto il simbolo delle tradizioni culinarie dell’isola.

Le origini del cannolo

cannolo

Le prime notizie del cannolo siciliano si hanno dal lontano 70 a.C. Il primo a parlarne è stato Cicerone il quale raccontò che durante un viaggio sull’Isola rimase colpito da un “Tubus farinarius dolcissimo edulio ex lacte fartus”, appunto un dolce fatto di farina, a forma di tubo, ripieno di crema al latte. Questa era quindi la versione più antica del dolce che, col passare degli anni, si è perfezionata sempre più fino ai tempi recenti. Ma a chi si può attribuire la titolarità dell’invenzione del cannolo? In proposito ci sono due versioni: una legata alle origini nissene e una a quelle palermitane.

La leggenda legata a Caltanissetta

cannoli

Sono molte le versioni secondo le quali il cannolo siciliano sarebbe stato lavorato per la prima volta a Caltanissetta, dalle monache di clausura ,partendo dalle tradizioni culinarie degli arabi. A questi ultimi viene infatti attribuita l’idea di mescolare lo zucchero con la ricotta. Sempre nel territorio nisseno si parla della presenza di numerosi harem popolati da tante donne, dedite alla preparazione di questi dolci per ingannare il tempo.

La leggenda legata a Palermo

Cattedrale di Palermo

Le ipotesi più accreditate sulla nascita di questo dolce trovano fonte dentro il convento di Santa Maria di Monte Oliveto a Palermo, a pochi passi dalla Cattedrale. Tutto sarebbe nato da uno scherzo che le suore mettevano in atto nei confronti delle novizie. Prendendosi gioco delle nuove arrivate, le più anziane riempivano delle vasche di crema alla ricotta e al posto dei rubinetti facevano trovare le scorze dei cannoli. Ed in effetti il termine cannolo nel dialetto siculo altro non è che il rubinetto.

Le diverse varietà di cannolo

Cannoli

Il cannolo, nella sua forma classica, è quello farcito con ricotta di pecora e arricchito alle estremità con granelle di mandorla, oppure gocce di cioccolato o, ancora, pezzi di ciliegia o scorze di arancia candite. Tocco finale, una spolverata di zucchero a velo vanigliato. Dalla farcitura tradizionale si passa poi a quelle più estrose come le varietà al cioccolato, alla crema pasticcera, alla crema di pistacchio e altre ancora. Insomma ogni maestro dell’arte dolciaria segue un modo proprio di realizzare questa pasta.

Negli ultimi anni si è anche diffusa la rivisitazione di questo dolce con la tipologia del "cannolo scomposto”. In questo caso la cialda viene presentata in un piattino ridotta in pezzettini poggiati su un letto di ricotta.

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