Caprera, la natura selvaggia dell'isola di Garibaldi

L'isola di Caprera è una delle perle naturalistiche presenti in Sardegna, dove si mescolano insieme natura selvaggia e storia d'Italia

Caprera, la natura selvaggia dell'isola di Garibaldi

Quando si pensa alla Sardegna è inevitabile volare con la mente alla bellezza delle sue spiagge e del suo mare. Molte le possibili destinazioni, dai litorali più sabbiosi fino a quelli prevalentemente rocciosi. Da non dimenticare anche le piccole e grandi isole situate poco lontano dalla costa, come ad esempio Caprera.

Seconda in ordine di grandezza all'interno dell'arcipelago de La Maddalena, Caprera si estende per circa 16 km quadrati ed è raggiungibile in barca o tramite il ponte costruito nel 1958. L'isola è famosa per avere ospitato Giuseppe Garibaldi nei suoi ultimi 26 anni di vita, che vi si trasferì tra il 1855 e il 1856 soggiornandovi fino al 1882.

Pur in tutto il rilievo che la permanenza garibaldina porta con sé, a rendere l'isola una meta da tenere in ottima considerazione è anche il suo patrimonio naturale. L'intera Caprera risulta sottoposta a vari livelli di tutela, contribuendo così a preservarne la natura selvaggia e la biodiversità.

La natura selvaggia di Caprera

Natura selvaggia a Caprera

Diversi sentieri percorribili a piedi permettono di raggiungere alcuni dei punti più interessanti e ben conservati dell'isola. Tra le aree più selvagge e affascinanti c'è Cala Caprarese, raggiungibile solo a piedi percorrendo il sentiero 15, situata nella parte nord di Caprera.

Qui i visitatori si troveranno di fronte uno spettacolo naturale incredibile e incontaminato, composto da tre cale separate tra loro dagli scogli. Un fondale sabbioso e la presenza di diverse specie di pesci completano un quadro da lasciare a bocca aperta, oltre che da trattare con assoluto rispetto.

Cala Napoletana è un'altra zona raggiungibile a piedi, con il sentiero 14. In questo caso la partenza è nei pressi della Fortificazioni Arbuticci. All'arrivo ci si troverà di fronte una spiaggia principale e due piccole spiagge laterali, oltre ad acque trasparenti e a una rigogliosa macchia mediterranea.

A metà tra la natura selvaggia e un panorama da cartolina è Cala Andreani, a sud di Caprera. Per raggiungerla bastano 15 minuti circa di camminata a partire da Cala Portese. A farla da padrone in questo paradiso naturale saranno le rocce rosate e la sabbia finissima.

Impossibile poi non accennare ad altri due punti decisamente caratteristici dell'isola, ovvero la Spiaggia del Relitto e la già citata Cala Portese. La prima delle due è nota dalla sabbia finissima e dalle acque cristalline ma anche dal relitto del motoveliero Trebbo arenato sulla riva (affondato poco al largo nel 1955).

Cala Portese è anche detta "Cala dei due mari" per via di una curiosa caratteristica: presenta il mare su due sponde e su di esso si affaccia con due differenti tipologie di sabbia. Sul lato destro la spiaggia si presenta ambrata mentre sul sinistro bianchissima. A completare il tutto un fondale basso, adatto quindi anche ai bambini, e acque cristalline.

Sulle orme di Garibaldi

Ponte tra Caprera e La Maddalena

Impossibile non citare la possibilità di visitare quella che fu la residenza di Giuseppe Garibaldi durante i suoi anni a Caprera.

Una struttura votata all'agricoltura che lui ribattezzò "Casa Bianca" e dove sono presenti molte tracce della vita dell'Eroe dei due Mondi. Possibile visitare anche la tomba di Garibaldi, che fu sepolto a Caprera insieme a diversi altri componenti della sua famiglia.

Foto in evidenzia: Wikimedia (Cannonau 72)

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