Castelluccio di Norcia è una cittadina immersa nella magia dei Monti Sibillini. È situata a circa 1.450 metri sul livello del mare, in provincia di Perugia, e dista intorno ai 30 km dalla vicina Norcia. Prima dell'attuale nome ha avuto anche quelli di Castello dei Senari e Castel di Monte Precino.
Il piccolo centro umbro domina un'ampia vallata, formatasi intorno al milione di anni fa in seguito a una distensione tettonica. Da questo movimento nacque inizialmente un lago, destinato col tempo a diventare quella che è attualmente nota come Piana di Castelluccio.
La Piana di Castelluccio
La Piana di Castelluccio è formalmente divisa in tre parti, ovvero il Pian Grande, il Pian Piccolo e il Pian Perduto. Com'è facile pensare la prima parte citata è anche quella maggiore per superficie, a fronte di una lunghezza di 1,5 km. Qui le acque piovane vanno a scomparire negli strati sotterranei per poi riemergere nei pressi di Norcia. Posizionato a sud-sud-ovest, si snoda lungo la strada che da Castelluccio conduce in direzione Forca Canapine e alla stessa Norcia.
Il Pian Piccolo è posto alla fine del Pian Grande, appena sotto quest'ultimo. Nelle sue vicinanze è presente una faggeta storica, quella di Macchia Cavaliera. Come il precedente è collocato interamente all'intero del territorio umbro.
Infine il Pian Perduto, che al contrario di quanto si registra per gli altri due si colloca quasi interamente nelle Marche. L'altra differenza principale è la posizione, a nord di Castelluccio di Norcia. Qui si combattè la storica "Battaglia di Pian Perduto" tra le forze di Visso e quelle di Norcia, che si contendevano le terre coltivabili della zona.
Lo Stagno Rosso
All'interno della porzione definita Pian Perduto trova posto anche il cosiddetto Stagno Rosso. Uno specchio d'acqua del diametro di circa 40 metri, variabile in funzione delle piogge così come la sua profondità (mai superiore al metro).
Durante quasi tutto l'anno assume un colore giallo/grigio-verdastro in funzione dell'alga che prolifera nelle sue acque, la Euglena Sanguinea. Normalmente la sua colorazione è verde, tranne che in estate: con le alte temperature e l'intensità della luce solare assume un colore rossastro tendente al violaceo. L'effetto visivo per abitanti e turisti è surreale. Leggenda vuole che sia nato a causa di una fata, a cui cadde un secchio di vernice rossa (utilizzato per dipingere un arcobaleno) proprio in quel laghetto; come per l'arcobaleno, anche la colorazione rossa sarebbe così stata relegata solo a particolari condizioni meteo.
Castelluccio di Norcia e la fioritura
La Piana è ogni anno meta di turisti e curiosi, attratti da un'altra sua particolarità; nel periodo primaverile ed estivo Castelluccio diventa un vero e proprio quadro fiorito a cielo aperto. Merito dell'eccezione fioritura che si verifica ogni anno nell'area del Pian Grande.
Dal mese di maggio e fino a luglio spuntano i fiori delle lenticchie, vera e propria eccellenza del territorio di Castelluccio. A questi si aggiungono anche diverse altre fioriture, che contribuiscono a donare sfumature variopinte e suggestive.
Si inizia sul finire di maggio/inizio di giugno con la comparsa dei fiori di senape selvatica, che colorano di giallo la Piana, mentre tinte rosse arrivano dai primi papaveri. Con l'avanzare di giugno arrivano anche le prime tinte bianche della camomilla bastarda e del leucantemo, con le prime note di blu portate dallo Specchio di Venere (Legousia speculum).
All'arrivo dei primi di luglio ecco che la fioritura si completa con un
forte colore viola, donato alla Piana dallo spuntare dei fiori di fiordaliso. Uno spettacolo che rende Castelluccio di Norcia un quadro fiorito, capace ogni anno di rinnovare la sua stupenda e secolare magia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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