Civitella del Tronto è un luogo in cui la storia d’Italia ha compenetrato profondamente il territorio. Situata in provincia di Teramo, le sue radici sono antiche: qui sono stati trovati resti di epoche preistoriche, tuttavia si ritiene, data la struttura urbanistica e architettonica del centro storico, che il borgo sia nato in epoca altomedievale, proprio durante quello che viene chiamato il “grande naufragio dei manoscritti del IX secolo”. Tanto che le prime attestazioni scritte risalgono all’XI secolo.
Dopo un conflitto tra ascolani e teramani, Civitella divenne parte del Regno di Napoli, passando dapprima sotto dominio angioino e aragonese, per poi diventare borbonica. Questo permeò profondamente la cultura: il nome della Ruetta probabilmente viene infatti dal francese. E a esserne influenzata fu anche la storia, dato che Civitella fu l’ultima città del Regno di Napoli a essere annessa nel corso dell’Unità d’Italia, e nell’epoca immediatamente successiva venne interessata da un fenomeno di brigantaggio. Che, come per il resto del Regno di Napoli, unì sotto uno stesso cappello criminali e partigiani borbonici.
La fortezza di Civitella del Tronto
Com’è normale immaginare, la fortezza di Civitella del Tronto, nel mezzo di tante battaglie, fu un edificio centrale per la storia dl borgo.
La costruzione è probabilmente risalente alla seconda metà del XIII secolo, ma fu potenziata sotto il dominio aragonese. Il fine dell’edificio era naturalmente la sicurezza del borgo e quindi la sua difesa ma anche un’affermazione di potere.
Al suo interno si trovano, compresenti, stili architettonici diversi, che sono il segno delle modifiche subite dalla fortezza nel tempo. Tra piazze d’armi e vari locali, esiste all’interno dell’edificio anche una cappella molto ampia con tre altari, la chiesa di San Giacomo della Marca.
Attualmente all’interno della fortezza, che è stata restaurata alla fine degli anni ’70 del Novecento, è visitabile il “Museo delle armi e delle mappe antiche”, con armi e suppellettili che raccontano la storia civile e militare di Civitella del Tronto. Molto particolare il cippo che segnava il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa. È intitolato al maggiore Raffaele Tiscar, ritenuto l’eroe della resistenza borbonica in occasione dell’assedio che si concluse il 20 marzo 1861 con l’annessione all’Italia del Regno di Napoli.
Ruetta d’Italia, la strada più stretta
L’Italia è piena di strade molto strette. Che in realtà non sono strade, ma passaggi di collegamento verso alcuni castelli e fortezze. La loro costruzione fu ritenuta strategica in epoca medievale e rinascimentale: serviva a proteggere le città e in particolare il potere incarnato dalla presenza stessa di un castello o una fortezza.
Nel caso della Ruetta si è trattato esattamente di questo: fu costruita in modo da limitare l’accesso di eventuali invasori alla fortezza. L’imbocco del passaggio è infatti ampio solo 40 centimetri, il che la rende quasi certamente la strada più stretta d’Italia. Il quasi certamente è dovuto al fatto che in Italia esistono altri passaggi simili, anche se il loro imbocco pare essere di poco più largo dei 40 centimetri della Ruetta. Che è stretta strettissima solo per mezzo metro della sua lunghezza, dopo di che diventa praticamente un normale vicolo.
Le grotte e le Gole del Salinello
Il territorio di Civitella del Tronto è costellato di numerose grotte, costituitesi naturalmente grazie al carsismo. Tra queste le più vaste sono la grotta di Sant’Angelo e la grotta di Salomone, all’interno delle quali sono state ritrovate delle testimonianze umani risalenti al Neolitico.
Nelle immediate vicinanze delle grotte si trovano le gole del Salinello, che sono state scavate altrettanto naturalmente dal fiume Salinello tra i Monti Gemelli. Le gole, larghe solo 3 metri, rappresentano un’area protetta che fa parte del Parco nazionale del Gran Sasso, essendo ricche di una grande biodiversità e quindi tutelate.
- La foto del panorama della fortezza è di Interminatispazi via Wikipedia
- La foto della Ruetta è di Przemek Pietrak via Wikipedia
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