L'Umbria è tra le regioni più verdi d'Italia, oltre a rappresentare tra le mete più gradite anche d'estate. Questo grazie ai suoi laghi, come il lago Trasimeno, che d'estate offrono un po' di conforto dalle caldo e nelle altre stagioni sanno incantare con la loro bellezza e le molte leggende.
Una di queste leggende vede protagonista proprio il lago Trasimeno. Questo lago è situato nella parte nord-ovest dell'Umbria, al confine con la Val d'Orcia (in Toscana), nella provincia di Perugia. È famoso per essere il lago più esteso di tutta l'Italia centrale, con i suoi 128 km², nonché il quarto più esteso dell'intera penisola italiana.
Un'estensione che tuttavia fa fronte a una profondità piuttosto esigua, in media di 4,3 metri e nel punto massimo di 6 metri. Tale indicazione gli è valsa il titolo di lago laminare. Un'altra sua caratteristica è quella di essere uno specchio d'acqua tettonico, ovvero nato dal riempimento di una cavità formata dallo scorrimento della crosta terrestre. Diversi i nomi assegnati a questo lago, che nel tempo sarebbe stato definito Clitonio, Agillino, Plestina e anche Lago di Perugia.
Lago Trasimeno, la leggenda della ninfa Agilla e del suo principe
Una leggenda triste ma che ricorda un amore destinato a durare per sempre. Secondo quanto si racconta c'era un tempo in cui una bellissima ninfa abitava le acque del lago e proprio lì conobbe il principe Trasimeno, figlio del re Tirreno. Due le versioni più diffuse in merito alla sfortunata storia dei due amanti.
Nella prima si narra che la ninfa si innamorò al solo sguardo del principe. Nel suo vagare il figlio del re Tirreno era giunto insieme al padre sulle sponde del lago, decidendo di fare bagno nelle sue fresche acque. La ninfa se ne innamorò all'istante e decise di sedurlo attirandolo con il suo canto verso il centro del lago. Purtroppo il principe fu talmente sopraffatto dall'emozione da non riuscire resistere alle acque del lago e affogò.
Esiste una seconda versione relativa alla leggenda che racconta dell'amore tra la ninfa Agilla e il principe etrusco Trasimeno. In questo caso però l'incontro tra i due ebbe luogo e finirono con l'innamorarsi perdutamente l'uno dell'altra. La ninfa ottenne il permesso del re Tirreno di sposare il giovane e dopo poco tempo si celebrò, nelle acque del lago, il matrimonio.
La loro felicità durò purtroppo molto poco e l'idillio venne interrotto a distanza di appena un giorno dalle nozze. Sembra che Trasimeno si tuffò nelle acque limpide, nuotando fino al centro del lago. Agilla lo vide finire sott'acqua ma senza più riemergere. Si gettò quindi subito alla ricerca del giovane sposo e cercò a lungo lei stessa Trasimeno non riuscendo però a salvarlo.
Cercò invano giorno dopo giorno il suo amato, finendo ella stessa per morire a causa della faticosa ricerca.
Si racconta che ascoltando attentamente il fruscio degli alberi i visitatori del lago possano sentire il lamento di Agilla, mentre ogni onda che si muove sul Trasimeno sia provocata dalla ninfa nella sua incessante ricerca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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