Terra di confine ricca di storia, natura, cultura e tradizione, la Valle d’Aosta si caratterizza per una lunga lista di luoghi suggestivi da visitare ed esplorare sebbene sia la regione più piccola d’Italia. Situata sulle Alpi occidentali, racchiude ghiacciai, laghi cristallini, pascoli e paesaggi mozzafiato, antichi castelli e rovine storiche ma anche specialità enogastronomiche da provare.
Proprio tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, ad esempio, si trova il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più antico d’Italia nato nel 1922 al fine di preservare la fauna, la flora, le speciali formazioni geologiche e la bellezza del paesaggio. Non tutti sanno, inoltre, che il primo a decidere di tutelare il territorio è stato Carlo Felice di Savoia nel 1821, istituendo il divieto di caccia allo stambecco.
Scoprire la Valle d’Aosta significa anche ammirare le cime innevate del Monte Bianco, del Cervino e del Monte Rosa, senza tuttavia tralasciare i borghi, le fortificazioni medievali e naturalmente il capoluogo.
Aosta, la Roma delle Alpi
Perché Aosta è chiamata anche la Roma delle Alpi? Basta girare per la città per poter ammirare numerose testimonianze dell’epoca romana, come l’Arco di Augusto, la Porta Praetoria, il ponte romano sul torrente Buthier e naturalmente una parte del Teatro Romano, di cui è visibile la monumentale parete caratterizzata da arcate e finestre e alta 22 metri.
Fondata nel 25 a.C., Aosta si chiamava in origine Augusta Praetoria Salassorum, in onore dell’Imperatore Augusto e replicava la struttura del castrum romano, attraversata da due strade principali: il Decumano Massimo da est a ovest e il Cardo Massimo da nord a sud.
Il Castello di Fenis
Anche osservandolo da lontano, il Castello di Fenis mostra subito la sua originalità rispetto agli altri castelli valdostani. Si tratta, infatti, di una residenza che sorge su un’altura sprovvista di difese naturali, probabilmente destinata a essere usata come sede di rappresentanza della nobile famiglia Challant.
La doppia cinta di mura esterne racchiude un edificio centrale e numerose torri, scenario ideale per alimentare alcune leggende che si raccontano ancora oggi. Una di queste, ad esempio, ha come protagonista il fantasma di un giovane assassinato dalla matrigna, che voleva preservare l’eredità del figlio legittimo.
Non mancano alcuni elementi ricchi di mistero, legati anche alla simbologia matematica.
Specialità gastronomiche della Valle d’Aosta
La tradizione enogastronomica valdostana si caratterizza per una lunga carrellata di pietanze saporite e dal sapore tipicamente invernale. La fonduta valdostana, ad esempio, ha come protagonista la fontina da sciogliere con latte e burro a bagnomaria, aggiungendo i tuorli d’uovo. Si gusta accompagnata con pane raffermo e, volendo, con scaglie di tartufo.
La carbonada, invece, è un piatto a base di carne di manzo aromatizzata e cucinata molto lentamente, da assaporare accompagnata dalla polenta.
Le tegole valdostane, infine, sono biscotti preparati con mandorle e nocciole molto croccanti e gustosi che prendono il nome dalla particolare forma leggermente incurvata.Tra i liquori tipici della Valle d’Aosta, invece, non si può non assaggiare il classico genepì che si ottiene attraverso la macerazione in alcool di artemisie alpine.
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