La storia dei quartieri della capitale meneghina

Ogni quartiere di Milano vanta una storia ricca di aneddoti e architetture da scoprire, dal centro storico fino alle zone più moderne e innovative

La storia dei quartieri della capitale meneghina

Suddivisa in nove zone o Municipi dal 1999, la città di Milano si compone oggi di circa ottantotto quartieri, di dimensioni varie. Alcuni tra questi rappresentano il nucleo storico della capitale meneghina, conservando le strade più antiche e gli edifici più caratteristici.

Ogni quartiere di Milano vanta una storia particolare e si caratterizza per tradizioni e aneddoti peculiari, spesso legati alla presenza della cinta muraria che ha protetto il nucleo urbano fin dall'epoca romana. Le mura del capoluogo della Lombardia, infatti, sono state edificate in epoche storiche diverse a partire proprio da quella romana, passando poi alla cinta medievale e alle mura spagnole che risalgono al periodo compreso tra il 1548 e il 1562.

Alcuni dei quartieri più antichi, inoltre, contengono anche le Porte della città, i celebri varchi ricavati nelle mura che conducevano fuori dai confini cittadini e che spesso davano il nome allo stesso quartiere: basti pensare a Porta Venezia, Porta Romana, Porta Garibaldi, Porta Sempione e Porta Ticinese solo per fare alcuni esempi. Milano è una città tutta da scoprire.

Le Cinque vie: il quartiere più antico di Milano

Milano Castello Sforzesco

Per chi si domanda quale sia la zona più antica di Milano, la risposta è certamente il quartiere delle Cinque vie. Viene chiamato così un insieme di cinque strade che sembrano tracciare un perimetro a forma di stella, racchiudendo il maestoso Castello Sforzesco.

Le celebri cinque vie sono Via del Bollo, Via Santa Marta, Via Santa Maria Fulcorina, Via Bocchetto e Via Santa Maria Podone: quest'ultima è anche il nome di una delle chiese più antiche della città, costruita nel IX Secolo su un terreno donato da Vuerolfo Podone.

Centro storico, Cordusio e Brera

Milano Duomo

Il cuore di Milano è rappresentato dal centro storico, che comprende la porzione di territorio che un tempo era racchiusa dalle mura medievali, mentre oggi a contenerlo è la Cerchia dei Navigli. Ne Fanno parte il Duomo, il vero simbolo della città, ma anche la Galleria Vittorio Emanuele II e il Teatro alla Scala.

Partendo dal centro e superando il Castello Sforzesco si accede al quartiere Cordusio. Un tempo fulcro delle attività finanziarie di Milano, oggi rappresenta un importante punto di ritrovo di impronta sociale e commerciale. Il nome deriva da Cor ducis o Curia Ducis, vale a dire la il palazzo dei duchi longobardi che sorgeva nella piazza e che fu realizzato nel 572, anno in cui divenne Duca di Milano il re longobardo Alboino.

Il quartiere di Brera, noto per la presenza della celebre Pinacoteca, deve il suo nome al termine braida, vale a dire terreno incolto. Nel 1776 Maria Teresa d'Austria fondò l'Accademia di Belle Arti situata proprio in via Brera, tuttavia fanno parte del quartiere anche via Fiori Chiari e via Fiori Oscuri.

Dietro l'origine di questi due toponimi si celano diverse ipotesi, tra cui la presenza in ciascuna delle due vie di un collegio femminile e di una casa di tolleranza, che hanno caratterizzato il quartiere agli inizi del Novecento. Si dice, inoltre, che fiori chiari e fiori oscuri facciano riferimento ai colori degli stendardi dei sestieri di Porta Comasina e di Porta Volta.

Porta Romana, Porta Venezia e Porta Ticinese

Milano stile Liberty

Le tre porte di accesso a Milano danno il nome ai rispettivi quartieri. L'arco di Porta Romana, ad esempio, è stato realizzato nel 1596 in occasione del passaggio a Milano di Maria Margherita d'Austria, durante il viaggio verso Madrid per celebrare il matrimonio con Filippo III di Spagna.

Porta Venezia, conosciuta anche come Porta Orientale e Porta Riconoscenza in epoca napoleonica, identificava uno dei sei sestieri storici che caratterizzavano Milano. L'aspetto attuale del complesso si deve al progetto ottocentesco dell'architetto Rodolfo Vantini. Il quartiere sorto intorno alla porta è noto per i numerosi palazzi decorati in stile liberty, come Palazzo Galimberti, Palazzo Guazzoni e l'ex Cinema Dumont che ospita oggi la Biblioteca comunale.

Il quartiere Ticinese, infine, si è sviluppato intorno a Porta Ticinese che conduceva verso Pavia, il cui antico nome era Ticinum.

Nei decenni passati questa zona era popolata delle tipiche case a ringhiera e racchiude alcune celebri architetture come le basiliche di San Lorenzo e Sant'Eustorgio, tuttavia ha subito pesanti ripercussioni durante la Seconda Guerra Mondiale.

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