Lite condominiale a Lissone: ferisce a sprangate 5 donne

Due sono in gravi condizioni. L’uomo arrestato

Aggressioni crudeli, fulminee, imprevedibili: cinque anziane colpite da una grossa spranga di ferro. Due, ricoverate all’ospedale San Gerardo di Monza versano in condizioni disperate. Sono le 19, in via Loreto, pieno centro di Lissone. Nella vecchia corte di ringhiera arriva, forse con la mente offuscata dall’alcol, Marco Spano, 41 anni, sale nell’appartamentino della madre Graziella, 70 anni: vuole soldi, urla, litiga. La pensionata è esasperata, tira a campare con i soldi della previdenza, non può soddisfare le continue pretese di quel figlio sfaccendato, violento, prepotente. L’uomo, arrestato un’ora dopo dai carabinieri di Desio, perde la testa. È un tipo dal sangue caldo. Comincia a spalancare le porte delle abitazioni che si affacciano sul ballatoio: entra. Una furia. Colpisce una donna di 69 anni. La vittima, non ha modo di difendersi, crolla a terra ferita in diverse parti del corpo. Poi s’infila in altri quattro appartamenti e la scena si ripete. Marco Spano è a corto di denaro. Per averlo, è disposto a tutto. Spalanca un altro uscio, si trova di fronte una donna di 78 anni: s' accanisce sempre con la sbarra in mano. La stessa sorte tocca ad un’altra pensionata di 71 anni. L’energumeno agisce con una violenza terrificante. Le vittime, lo implorano di lasciar correre, lui se ne infischia. Sale e scende dal primo al secondo piano del caseggiato come un ossesso. Trova tutte le porte aperte. Non recupera neppure per un istante la ragione. Vuole accanirsi: ci riesce. Entra con la faccia ormai stravolta nella casa di un’altra pensionata di 64 anni: la donna è terrorizzata, esterrefatta. Non ha neppure il tempo di chiedere aiuto: il balordo le fracassa la testa con numerosi colpi. La stessa sorte tocca alla vicina di casa, 65 anni: il folle la centra al capo sempre con la stessa spranga. La pensionata stramazza sul pavimento in una pozza di sangue. Qualcuno sente, intuisce e avverte la centrale operativa dei militari dell’Arma. Scatta l’allarme. La zona pullula di lampeggianti blu e bianchi delle gazzelle. Comincia la caccia all’uomo. I ragazzi del tenente Giuseppe Mercatali, sono sguinzagliati nelle vie del centro di Lissone. Dopo un’ora di frenetiche ricerche Marco Spano è bloccato. Era dietro la basilica di Lissone. Stava telefonando con il suo cellulare.

A chi? Per ora è impossibile trovare una risposta, Arrivano le ambulanze caricano le vittime e partono verso gli ospedali di Desio, Carate Brianza e Giussano. Le due aggredite più giovani sono in condizioni gravissime: la loro vita è appesa ad un esile filo di speranza.

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