La prima donna a scalare le 14 vette più alte del mondo, quelle che superano gli ottomila metri, è stata l'alpinista basca Edurne Pasaban e non la sudcoreana Oh Eun-sun, come finora era stato ritenuto.
Lo ha sancito Elizabeth Hawley, da almeno quattro decenni, pur non avendo mai scalato una vetta, ritenuta universalmente la più profonda esperta di spedizioni himalayane. Tanto che le sue «attestazioni» sulla correttezza delle scalate hanno ormai il valore dell'ufficialità.
Elizabeth Hawley ha inviato all'alpinista basca un comunicato in cui l'informa della sua decisione di non riconoscere l'ascensione al Kanchenjunga della sudcoreana, compiuta, a detta di Oh Eun-Sun, il 27 aprile scorso.
Il riconoscimento di prima donna al mondo a scalare i 14 ottomila metri era stato assegnato a Oh Eun-sun dopo che aveva raggiunto la cima dell'Annapurna, seguita il 17 maggio da Edurne Pasaban, con l'ascensione del Shisha Pangma.
L'alpinista basca aveva espresso dubbi sull'effettiva riuscita dell'impresa da parte della coreana. «Sono contenta, il tempo ci ha dato la ragione», ha dichiarato Edurne Pasaban alla televisione nazionale spagnola.
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