La Lottomatica passa anche a Cantù per 78-67 e il sacco della Lombardia è compiuto. Dopo Milano infatti, la vittoria di ieri in appena 7 giorni completa una doppia trasferta, condita da 4 punti, che sancisce il duopolio cui è destinato il nostro campionato di serie A.
Se Siena, infatti, scappa con 11 vittorie consecutive, Roma si assesta quale seconda forza della stagione. E con la gara di ieri, si è registrata anche unimportante novità per il gruppo allenato da Repesa, visto che ha fatto il suo esordio di stagione Erik Daniels. Il lungo della Virtus Roma, arriva ad aumentare ulteriormente la forza di una squadra che aveva palesato qualche problema proprio tra i lunghi, e con il suo rientro, potrebbe migliorare nettamente anche il rendimento della Lottomatica in Eurolega, soprattutto in previsione della partita di mercoledì prossimo quando scenderanno a Roma i blaugrana del Barcellona. Cantù, era tutta nelle mani di Mazzarino, alla sua quarta stagione a Cantù, che dopo aver fatto ammattire Svetislav Pesic nelle scorse stagioni, punendo quella Virtus con giocate di grande classe, ieri nulla ha potuto contro larmata di Repesa che ha giocato un gara di così grande vigore, da lasciare a tratti tutti disorientati per lintensità delle giocate e per la velocità desecuzione. Sin dalle prime battute, si era capito che per i padroni di casa, sarebbe stata dura: nel primo quarto, dalla lunga distanza, la Lottomatica Roma creava il primo allungo. Forte e aggressiva in difesa, non lasciava spazio alle iniziative canturine e acquisiva un vantaggio di 11 punti nei confronti dei lombardi. Calava leggermente la tensione e la Tisettanta con un break di nove punti si riportava sotto. Nel frattempo faceva il suo esordio in campionato Erik Daniels: dopo un lungo infortunio, il lungo americano tornava a disposizione a trenta secondi dalla fine del quarto in sostituzione di Gabini. Nel secondo quarto lallungo della Lottomatica che chiudeva la partita: ancora Stefansson e la grande orchestra guidata da Roko Ukic, chiudevano allangolo una Tisettanta che non riusciva ad arginare la grande chimica di gioco dei capitolini. In entrata e dal perimetro, Roma mostrava una varietà di gioco che i padroni di casa non arginavano in nessun modo. Nel secondo quarto un grande David Hawkins, autore di 10 punti, dava il via alle grandi giocate dei capitolini, che vedevano il loro punto di forza nella difesa, lievemente calata sul finire del primo parziale.
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