Crede ancora nell'alleanza con Pd e Idv, anche se la considera "un punto di partenza", non teme le elezioni e invita alcuni tra i maggiori esponenti del volontariato italiano a scendere in campo al suo fianco. Nichi Vendola, durante una lunga intervista a Tgcom24, parla a 360 gradi e fa i nomi dei componenti che lui vorrebbe che facessero parte della prossima coalizione.
"Gino Strada, don Luigi Ciotti, Carlin Petrini, Lorena Zanardo. La politica vive nel volontariato e in tante altre forme". Per il leader di Sel, in questo momento "l'unica cosa certa è l'incertezza. Bisogna avere meno timore per le elezioni. Io non penso alle elezioni come momento utile per il bacino elettorale, ma credo in un programma che possa dare fiducia ai più giovani".
Insomma, per Vendola le elezioni "non sono un male o una minaccia, sono il momento in cui la democrazia si misura con sentimenti diffusi, con l’opinione pubblica".
Il governatore della Puglia ribadisce poi il suo scetticismo nei confronti del governo Monti che "ha straordinarie personalità. Io stimo il ministro Riccardi antitesi al razzismo di Stato che è durato per 15 anni. Apprezzo Profumo: è un governo costruito reclutando eccellenze, differente dalla realtà delle olgettine. Interloquire con queste personalità è differente rispetto a prima. Io non scorgo però in Monti l’elemento di discontinuità da Tremonti perché penso che si metta sempre il carico fondamentale sui ceti medio bassi".
Alla fine però non può mancare il riferimento a Berlusconi, il quale, secondo Vendola "non può fingere di essere stato all’estero o a un bunga bunga negli ultimi 15 anni. Lui e Tremonti hanno nascosto la crisi e quando è esplosa è emersa l’incongruenza di una destra vigliacca. Sono molto critico con Monti, ma lui ripara i danni di quelli che hanno governato negli ultimi anni".
Parole di elogio invece per il partito di Bersani che "ha dimostrato una grande generosità sostenendo il governo Monti nonostante i sondaggi riconoscessero la vittoria alla coalizione del patto di Vasto. In ogni caso noi non romperemo con Bersani per questo atto di generosità, perché la cosa più impotante è mantenere la prospettiva. Noi non siamo il governo Monti e vogliamo chiudere la stagione del berlusconismo con una svolta a sinistra. Monti faccia la sua opera nel tempo più breve possibile e poi la parola passi alla democrazia".
Infine, Vendola
espone i desideri per l'anno venturo: "Vogliamo una svolta a sinistra, vogliamo aprire una stagione di giustizia sociale, lottare per la scuola pubblica e i beni comuni, contro la precarietà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.