«Macchè bomba sexy sono timida e all’antica»

La prima cosa che viene da chiederle è: ma chi è davvero Rossella Brescia? La danzatrice algida e leggiadra come una gazzella di «Amici», la panterona supersexy del calendario di Max, o la show-girl esuberante e caciarona che tiene le redini di «Colorado»? Quando da ragazza si diplomò all’Accademia nazionale di danza, il suo destino sembrava scritto nel Dna: Rossella doveva stare sulle punte. Poi le forme prorompenti, represse per anni sotto body strizzatimi, e l’incredibile somiglianza con la Cucinotta (un paragone lusinghiero per chiunque, ma poco adatto a un’aspirante étoile), la convinsero ad accantonare scarpette e tutù per lanciarsi nel mondo televisivo. Prima come ballerina a Mediaset («Un disco per l’estate», «Sotto a chi tocca», «Buona domenica», «Amici»), poi come conduttrice di «Colorado», il varietà comico di Italia uno. Senza mai, però, abbandonare la sua vera passione: la danza, che nel 2007, al Teatro Massimo di Palermo, la porta a volteggiare accanto al suo mito di sempre, Carla Fracci; e oggi, allo Smeraldo di Milano, la chiama a esibirsi per il coreografo – e compagno nella vita – Luciano Cannito nel balletto «Carmen», riadattamento in chiave contemporanea dell'opera di Bizet (in scena dal 19 al 22 novembre).
È tornata al suo primo amore...
«Carmen è uno spettacolo che ho già portato due anni fa a Palermo: è così che ho conosciuto Luciano, il mio compagno. In realtà non ho mai lasciato la danza, mi alleno alla sbarra tutti i giorni. Ho solo seguito più strade parallelamente: danza, teatro, tv, l’importante è mettersi alla prova».
La sua Carmen è una profuga sbarcata a Lampedusa, che si innamora di un carabiniere; ma quando lui cerca di piegare il suo spirito zingaro a una vita borghese e perbenista, la donna si ribella e lo abbandona. Che cosa c’è di suo nel personaggio?
«Carmen non è soltanto una ribelle: è una donna che crede nell’amore ma si ritrova ingabbiata in un matrimonio monotono e infelice, a servizio di un uomo che non la rispetta, così come capita oggi a tante donne. In questo senso è una storia moderna, al di là del tema dell’immigrazione, di stretta attualità. In lei c’è molto di me: la passionalità, la forza di combattere per i propri ideali, anche a costo di scegliere strade non facili. Su altri aspetti invece ho dovuto lavorare: Carmen è una donna provocante, che ostenta la sua femminilità. Io sono più discreta, all’antica, non amo gli eccessi».
Eppure, nel 2004, ha posato senza veli per Max...
«Erano foto eleganti, non volgari, scattate da un professionista come Fabrizio Ferri».
Dice di aver rinunciato a diventare una prima ballerina classica per il seno abbondante. Si è mai pentita?
«Pentita no, ma forse avrei dovuto osare di più: oggi è pieno di ballerine formose. Sono sempre stata timida, insicura, ipercritica con me stessa».
Com’è il rapporto col suo corpo?
«Ho imparato ad apprezzarlo nel tempo, anche se tuttora non mi considero una bellezza. Il fascino di una donna sta nell’eleganza, nel portamento, nella gestualità».
È passata dalla danza, che richiede studio e sacrificio, alla televisione che dà fama e successo facili ma effimeri. Quale mondo le appartiene di più?
«Anch’io continuo a chiedermi perché non scelgo un’unica strada. Ma il rigore, la puntualità della classica, li porti dietro tutta la vita. Non ho mai capito le star capricciose. Che poi sono le prime, davanti a un fallimento, a cadere in depressione. La tv dà popolarità immediata e con la stessa rapidità la toglie: serve umiltà e tanta gavetta».
Come lei, sono molti i nomi televisivi che riempiono i cartelloni dei teatri.

Come mai, la televisione è diventata un passe-partout?
«La tv fa conoscere al grande pubblico, e può essere un mezzo per arrivare al palcoscenico. Ma la gente è esigente, non è stupida, e a teatro deve pagare il biglietto».

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