"Non c'è reato". L'ex toga Tarfusser stronca l'indagine di Lo Voi su Meloni

L’ex giudice della Corte Penale Internazionale si aggiunge alle fila di chi ritiene fuori luogo ed affrettata la decisione del procuratore che ha aperto un’indagine nei confronti di Giorgia Meloni

"Non c'è reato". L'ex toga Tarfusser stronca l'indagine di Lo Voi su Meloni
00:00 00:00

Si allarga il fronte di chi ritiene esagerata, fuori luogo ed affrettata la decisione del procuratore Francesco Lo Voi di dar credito alla denuncia dell’avvocato Luigi Li Gotti e di aprire un’indagine nei confronti di Giorgia Meloni, Alfredo Mantovano e dei ministri Piantedosi e Nordio. Dopo diversi esponenti del mondo della politica e della magistratura, adesso anche l’ex giudice della Corte Penale Internazionale, Cuno Tarfusser, dà una strigliata al collega che guida la procura romana. Intervenendo a Quarta Repubblica, infatti, l’ex toga non solo condanna la poca “cortesia istituzionale” dell’ufficio del procuratore, ma nega anche che nelle due paginette inviate da Li Gotti vi fosse davvero una “notizia di reato”.

Intervistato da Nicola Porro, Tarfusser mette in chiaro come si sarebbe comportato lui se si fosse trovato nella stessa situazione di Lo Voi. Innanzitutto, per “cortesia istituzionale” avrebbe “aspettato 15 giorni” per prendere in mano il dossier. Intanto perché il giorno dopo l’apertura del fascicolo i ministri avrebbero riferito in Parlamento sulla questione e, come dice Marco Minniti, "se un esposto sottolinea criticità nell’azione del governo ed è prevista per il giorno dopo l’audizione dei ministri della Giustizia e dell’Interno, forse è doveroso aspettare le due audizioni, anche per valutare meglio la fondatezza dell’esposto”. Inoltre Tarfusser avrebbe “cercato un collegamento” breve tra il suo ufficio e la presidenza del Consiglio “per cercare di informare prima di cosa avrei fatto” così da evitare uno scontro tra poteri.

Ma a sorprendere l’ex magistrato è soprattutto la natura delle accuse contenute nell’esposto di Li Gotti. “La vedo per la prima volta - ha detto Tarfusser in diretta - ritenevo fosse un minimo più consistente. Invece si tratta di una banale trasmissione di articoli di giornale alla procura. E questa non è una notizia di reato”.

Poi l’affondo contro Lo Voi: “Credo che un procuratore debba assumersi delle responsabilità: avrebbe potuto iscrivere la notizia a modello 45 degli atti non costituenti reati e parcheggiarla lì per non darle rilievo”. Poi “tra sei mesi l’avrei trasmessa al Tribunale dei ministri, perché comunque un giudice deve decidere sulla questione, ma accompagnandola con una richiesta di archiviazione”. Colpito e affondato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica