Lima di qua, correggi di là, togli questo, inserisci quello... scrivere una manovra finanziaria non è mai stata impresa facile, specie quando si promettono tante cose e i soldi sono pochi, tenendo conto dei vincoli di bilancio che l'Europa ci impone. Al contempo, però, la manovra è la cartina al tornasole, lì si vede se un governo fa sul serio oppure si limta alle chiacchiere. "Abbiamo le idee chiare - assicura Matteo Salvini - sono assolutamente sicuro che si troverà un equilibrio tra vincoli di bilancio e diritto dei cittadini alla qualità della vita, alla salute. Ci sarà quota 100, ci sarà la riduzione fiscale e ci sarà la chiusura di milioni di cartelle di Equitalia". E quando i giornalisti gli chiedono se il ministro dell’economia Giovanni Tria può dormire sonni tranquilli, risponde in modo criptico: "Gli italiani possono dormire sonni tranquilli". Ma che vuol dire, gli italiani sì e Tria no?
Sulla manovra parla anche l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, che snocciola dati con un video pubblicato su Facebook: "Ci sono due cose che posso assicurare sin da ora: non si sfora il 3% e non si toccano i diritti essenziali dei cittadini. Non si tagliano servizi essenziali -si pensi alla sanità in questi anni- né sforare il 3% per mandare in cortocircuito i conti dello Stato. Lo escludo. E' chiaro - va avanti Di Maio - che bisogna trovare il giusto equilibrio. L'obiettivo della legge di bilancio è migliorare la vita degli italiani, per questo hanno eletto noi e non gli altri. Questo lavoro di tagli e di modulare il deficit in modo tale da rispondere alle aspettative degli italiani è quel che si sta facendo in queste ore. Ho a cuore l'idea di far felici i cittadini dopo che per anni le manovre erano piene solo di marchette elettorali per far contente le banche e gli amici degli amici".
"Flat tax, reddito di cittadinanza e legge Fornero da superare. Le metteremo in legge di bilancio? Sì", assicura Di Maio. "Stiamo trovando tutti gli spazi per fare entrare queste iniziative nella legge di bilancio. Non è intenzione del governo arrivare a fine anno e dire: ci siamo sbagliati, queste promesse erano irrealizzabili".
"Un governo serio che ha fatto delle promesse i soldi li trova - prosegue Di Maio - e badate bene il mio non è un attacco al ministro Tria". Le risorse le "troviamo dai tagli? Sì. Ma qualora non si dovessero trovare dai tagli - precisa il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico - noi sappiamo che nei prossimi anni potremmo tagliare tanti altri sprechi e mandare a regime le risorse che servono per finanziare a mandare a regime queste iniziative: ma non possiamo aspettare due-tre anni per mantenere queste promesse.
Ed è per questo si attinge a unpo' di deficit per poi far rientrare il debito l'anno dopo o tra due anni: è quel che vogliamo fare, mantenendo i conti in ordini e senza voler fare nessuna manovra distruttiva. Quel che vogliamo mettere al centro non è l'obiettivo di rassicurare i mercati ma migliorare la qualità di vita degli italiani".
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