La Maiolo: "Rom? E' più facile educare un cane" Prima si scusa, poi si dimette da portavoce di Fli

Scivolone dell'esponente milanese di Futuro e Libertà commentando la morte dei 4 bambini rom: "E' più facile educare un cane che un rom". E scoppiano le polemiche. Poi lascia l'incarico. Il Viminale dice no alle richieste di Alemanno: "Abbiamo già dato 20 milioni di euro per i campi nomadi"

La Maiolo: "Rom? E' più facile educare un cane" 
Prima si scusa, poi si dimette da portavoce di Fli

Milano - La sparata è di quelle che lasciano tutti senza parole. "E più facile educare un cane che un rom". Se poi lo dice un'ex comunista, ex progressista e neofiniana come Tiziana Maiolo il clamore aumenta. Il tutto con un tempismo notevole: a 48 ore dal rogo in cui a Roma hanno perso la vita cinque bambini nomadi. La boutade di pessimo gusto è stata registrata ieri dai microfoni di Radio24 ed è rimbalzata subito su tutte le testate nazionali. "I cagnolini e i bambini si possono educare - ha detto - e per i rom è più facile educare il mio cagnolino. I bambini sono come i cani: li puoi educare. Quelli fanno la pipì sui muri: il mio cagnolino non fa la pipì sui muri!". L'esponente di Futuro e Libertà concede una lezione di pedagogia spicciola in cui cani e bambini vengono messi in unico calderone. Poi non risparmia nemmeno una bordata al Presidente della Repubblica: "Il Presidente Napolitano ha sbagliato perchè ha parlato senza cognizione di causa: ha detto che devono avere una casa e perchè gli italiani no? Quelli ci odiano e ci vedono solo come possibilità per sfruttarci o rubarci qualcosa e noi gli diamo la casa: ma l’italiano che non ha una casa cosa dovrebbe dire?". Se questo è il nuovo corso dei finiani...

La retromarcia della Maiolo Poi la rossa di Fli mette la retromarcia e chiede scusa. Anche se ribadisce che ci sono problemi di integrazione. "Mi scuso per la frase infelice - ha spiegato in un comunicato l’esponente di Fli - ma i problemi di integrazione restano". L’ex assessore del Comune di Milano ha detto di "non pensare affatto che i cani siano meglio dei rom". "La mia esperienza di amministratore al Comune, dove ho svolto il ruolo di assessore alle politiche sociali dal 2001 al 2006 - ha aggiunto - è storia del mio grande impegno per l’integrazione dei rom, come delle altre etnie presenti in città". "All’interno di una trasmissione ’leggerà ho ieri spiegato queste difficoltà - ha aggiunto -. Ho anche ricordato di aver personalmente salvato un bambino rom che a sei anni e mezzo era stato avviato dai genitori (poi arrestati e condannati) alla prostituzione. Perchè a Milano purtroppo succede anche questo: ci sono minorenni rom avviati alla prostituzione. Ho ricordato che molti cittadini che abitano vicino ai campi rom lamentano il fatto che i ragazzini fanno spesso pipì sui muri delle case e che bisognerebbe insegnare loro che questo non si fa, perchè i muri non vanno sporcati nè da bambini nè da cagnolini, tanto che io ho insegnato al mio cane a non farlo". "Ovviamente - ha concluso - non penso affatto che i cani siano meglio dei rom. Penso però che il dolore per i fatti tragici di Roma non ci debba chiudere gli occhi di fronte alle difficoltà di integrazione (anche rispetto al problema della casa, di cui hanno bisogno tanti italiani, come tanti stranieri), che rimangono. Forse ho usato una frase infelice, di cui mi scuso. Ma i problemi restano". 

E le dimissioni "Ho deciso, benchè non mi sia stato chiesto né sollecitato, di rimettere il mio incarico di portavoce milanese di Fli nelle mani del coordinatore regionale della Lombardia, senatore Giuseppe Valditara". Così la Maiolo annuncia le sue dimissioni come portavoce milanese di Fli. "L’ho fatto - spiega - con convinzione, per assumere la responsabilità di una mia leggerezza, di cui avrei dovuto valutare meglio le conseguenze e le possibili ambigue interpretazioni. Ma l’ho fatto anche perché voglio stare in un partito dove l’assunzione di responsabilità di ciascuno sia la regola e non l’eccezione. Io ho sbagliato, io pago".

Carfagna: "Razzismo inaccettabile" "Le parole della Maiolo sui rom e i loro figli sono inaccettabili, impregnate di razzismo, in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione e dalle leggi. Un quadro normativo, quello italiano, che riconosce pari dignità e possibilità a coloro che decidono di vivere nel nostro Paese nel pieno rispetto delle regole. Le istituzioni lavorano unite per l’integrazione e la convivenza pacifica di tutti, nessuno escluso. Per questa ragione penso abbia fatto bene a chiedere scusa", è intrervenuto il ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna.

"L’Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità ha già ricevuto diverse segnalazioni e valuterà un intervento, come successo in casi analoghi - conclude la Carfagna - continuano, nel frattempo, le attività per l’inclusione di Rom, Sinti e Camminanti, promosse dall’Ufficio, che hanno come scopo contrastare episodi di razzismo e discriminazione".

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