Mali, strage alla moschea: 24 morti

È finita in tragedia, in Mali, la cerimonia per la festa di Mouloud, che ricorda la nascita di Maometto, alla Mecca, nel 570 Dc: almeno 24 persone sono morte, a causa della ressa, nei dintorni di Djingareyber, la più grande moschea di Timbuctu, nel nord del Paese. Era notte, e migliaia di persone facevano il rituale giro - per la tradizionale veglia di preghiera - intorno alla moschea, un edificio del 14/mo secolo attualmente in restauro: una strettoia, sul lato nord, ha provocato la ressa. La gente si è accalcata nel tentativo di oltrepassarla ed è stato il panico.
I morti accertati - sepolti subito secondo la tradizione musulmana - finora sono 24 e 55 i feriti, trasportati in ospedale dalla protezione civile intervenuta subito. «A causa dei lavori, il passaggio dal lato nord è chiuso - ha detto un responsabile dell'amministrazione cittadina - i fedeli hanno trovato un passaggio di fortuna che però non ha retto la calca. Qualcuno ha gridato che c'era un morto ed è stato il panico».

La moschea di Djingareyber, è stata costruita nel 1325 dall'architetto andaluso Abu Ishaq Al Sahili Al Touwaidjin su commissione dell'imperatore del Mali Kankou Moussa. I lavori di restauro sono finanziati dall'Aga Khan, capo spirituale dei musulmani ismailiti, e realizzati da specialisti sudafricani.

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