A Malpensa auto in mezzo ai campi così anche il parcheggio è low cost

CARRELLI In mezzo all’erba spesso si trovano anche i portabagagli. C’è chi li impila per chi arriverà dopo

A Malpensa auto in mezzo ai campi così anche il parcheggio è low cost

Lasciano l’auto in mezzo ai campi, parcheggiata in qualche modo sul ciglio di strade sterrate, si armano di santa pazienza e trascinano il trolley per oltre un chilometro. Passin passetto raggiungono l’aeroporto. Una faticaccia, sì. Ma almeno è gratis. I turisti hanno trovato il modo di risparmiare sul parcheggio. Mai successo finora. Quest’anno accade anche questo di fronte a Malpensa. Soprattutto tra i passeggeri che scelgono un volo low cost. Andare a Berlino o a Catania costa sì e no 40 euro, tasse aeroportuali incluse. Sarebbe un peccato pagare in parcheggio auto il triplo di quello che si spende per volare.
Ed ecco allora che scatta il fai-da-te. Le auto sono ovunque, perfino nella stradina di fronte allo scalo, a pochi metri dal cantiere dell’hotel Sheraton. Una in fila all’altra, spesso con le ruote in bilico in piccoli fossati, roba che al ritorno dal viaggio sarà una bella scommessa uscirne. E tra i campi non è raro trovare perfino qualche carrello porta bagagli, sottratto con nonchalance dai terminal e abbandonato in mezzo all’erba dopo aver caricato lo valigie. All’italiana. Però con una certa volontà di organizzazione. Sì, perché i carrelli non vengono lasciati in giro del tutto a caso. Qualcuno si prende perfino la briga di impilarli, uno incastrato nell’altro, in ordine.
Il parcheggio «agreste» scatta per risparmiare il più possibile. Soprattutto tra quelli che si sono concessi una settimana striminzita di vacanza ma stanno attenti a ogni minima spesa per rientrare nel budget prefissato. «Eppure - spiegano alla Sea - al Terminal 2, da dove partono i voli a basso costo, esiste un parcheggio low cost con prezzi accessibili a tutti». Vero. Ma sono comunque 10 euro al giorno, 12 con il posteggio al coperto, 32 euro alla settimana. «Lo possono utilizzare anche i passeggeri che partono dal Terminal 1 - puntualizza la società che gestisce Malpensa - perché c’è una navetta gratuita tra un terminal e l’altro».
Il parcheggio «al prato», del tutto incustodito, lontano, rischioso, scomodo, ha però una caratteristica imbattibile: è gratis. E per di più non bisogna lasciare le chiavi della propria auto in mano a nessuno, aspetto che a molti scoccia un po’. A fare due conti, le tariffe dei parcheggi privati (che comunque rasentano il tutto esaurito) attorno all’aeroporto costano più di certi voli low cost. Soprattutto se la vacanza dura più di una settimana. Park to fly: per 14 giorni si pagano 58 euro allo scoperto e 87 al coperto. Parking go: lo stesso periodo costa 66 euro all’aperto e 100 euro al coperto. Al Fatema parking: 52 euro allo scoperto e 87 euro al coperto. Il Vip parking lascia le chiavi dell’auto al cliente e chiede, per 15 giorni di custodia, 109 euro all’aperto e 180 al coperto. Ognuno ha i suoi costi insomma. Così al Parking Ferno, 50 o 70 euro, e al Planet parking, 50 o 66 euro a seconda che l’auto sia al coperto o al chiuso. «Il fatto che la gente scelga di parcheggiare gratis - commenta Lucia Anile, della Filcams Cgil - è un’ulteriore dimostrazione di come sia cambiata la tipologia del passeggero di Malpensa.

Se si pensa a un rilancio dello scalo, è necessario tenere conto anche di questi aspetti, per studiare servizi adatti alla clientela. Come cambia lo stile del parcheggio, così cambia il modo di fare acquisti. E per questo i negozi in franchising di fascia media stanno prendendo il posto dei negozi di lusso».

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