Maradona in fuorigioco: pignorati gli orecchini

Il Pibe è a Merano per dimagrire. Il Fisco, che lo insegue da anni per il suo debito da 36 milioni con l'agenzia delle entrate, lo scova e gli pignora gli orecchini. Ma il debito è gigantesco

Maradona in fuorigioco: 
pignorati gli orecchini

Merano - A Diego l'Italia piace. Ci viene per fare le ospitate in tv, per vedere i suoi argentini da portare in nazionale, addirittura per afre le cure dimagranti. E ogni volta la gdf gli piomba addoso e cerca di rimettere nelle tasceh del Fisco italiano una parte del patrimonio che il Pibe deve allo Stato: 36 milioni di euro di tasse non pagate. Nel 2006 gli è stato confiscato un orologio Rolex da 11mila euro, ora un paio di orecchini dal valore di 4mila euro.

La gdf a Merano L’attuale allenatore della nazionale Argentina, oggetto di pesanti critiche e accuse in casa dopo le ultime pesanti sconfitte che ne hanno messo a repentaglio la partecipazione della Celeste  a Sudafrica 2010, è stato fermato ieri dalla guardia di finanza in un Centro benessere di Merano, nel quale si è rifugiato per cercare di perdere il peso in eccesso, accumulato nuovamente dopo l’ultima dieta ferrea a cui si era sottoposto.

La Cassazione La telenovela che coinvolge il Fisco italiano e il Pibe de oro parte da lontano, ma il punto di svolta arriva nel febbraio 2005, quando una sentenza della Corte di Cassazione ufficializza il suo stato di evasore fiscale: il suo debito supera ormai i 36 milioni di euro, legato a mancati versamenti dell’Irpef nella seconda metà degli anni ’80, e aumenta ogni giorno di oltre 3mila euro, solo di interessi. Da quella data Equitalia si è messa sulle tracce dell’ex calciatore e lo ha seguito in ogni sua nuova sortita italiana: un’attività che però al momento ha fruttato poco meno di 50mila euro alle casse dell’erario.

Pignoramenti Il primo "agguato" risale al gennaio del ’91 quando le fiamme gialle riuscirono a notificargli la cartella esattoriale, attendendolo alla scaletta dell’aereo all’aeroporto di Fiumicino. Così è stato anche nel 2005, quando si riuscì ad ottenere dalla sua società di gestione d’immagine una parte dei 78.500 euro che Maradona incassò per partecipare a "Ballando con le stelle", presumibilmente senza pagare un euro di tasse. Equitalia ci ha provato nuovamente l’anno scorso, quando l’agenzia di riscossione venne a sapere che Maradona sarebbe arrivato a Roma in occasione di un Lazio-Juventus di campionato.

"Ci siamo attivati - spiegò in quell’occasione ancora D’Errico - tramite l’agenzia su Roma per notificare a Maradona, personalmente, degli avvisi di intimazione. Ma non si è più visto a Roma e se ne è tornato in Argentina".

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