Marenghi e sterline? Per Confinvest è il momento di vendere

L'ad Binetti: «Nei prossimi anni le quotazioni saliranno ancora ma chi ha fretta fa bene a monetizzare. Prima regola affidarsi solo agli operatori ufficiali. E attenti ai falsi»

«L'interesse per l'oro come investimento finanziario è ancora forte ma le famiglie italiane devono in primo luogo tenere presente che, viste le attuali quotazioni, questo è un ottimo momento per vendere», conferma l'amministratore delegato di Confinvest Fl, Roberto Binetti. L'esperto lancia però un avvertimento: «Il modo migliore per vendere, così come per comprare, è rivolgersi unicamente alle strutture autorizzate dalla legge. In caso contrario si corre il rischio di acquistare monete false o di avere problemi a liquidare il proprio tesoretto. Confinvest per esempio acquista pagando unicamente con assegni circolari senza applicare alcuna spesa né commissione, purtroppo però un grande numero di negozi e gioiellerie continuano a commerciare sterline o marenghi anche se non lo potrebbero fare e non possono rilasciare né la fattura né il certificato di garanzia».
Meglio puntare sulle monete o sui lingotti?
«Per una gestione dinamica a breve è sicuramente preferibile la sterlina perché è facilmente rivendibile in tutte le parti del mondo, senza contare che nell'immaginario collettivo è la moneta più importante. Se poi, come deve avvenire per le cosiddette "monete di Borsa", si acquistano sterline al valore del solo valore dell'oro fino contenuto (7,32 grammi) si ha il vantaggio di scommettere anche su un eventuale apprezzamento numismatico, che naturalmente i lingotti non possono avere».
Da questo punto di vista quali conii o annate è preferibile acquistare?
«Non è un problema di emissioni. Prima o dopo tutte le sterline avranno una maggiore rarità numismatica perché molti esemplari sono stati rifusi. Confinvest crede poi che il marengo italiano sia tra le monete con maggiore possibilità di rivalutazione numismatica nei prossimi cinque anni. Anche se, naturalmente, in questo caso molto dipende dallo stato di conservazione dellìesemplare che deve necessariamente essere di buona qualità".
Come si riconosce un falso ?
«Se si nutrono dei dubbi è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto. Più in generale, comunque, esistono tre tipologie di falsi: ci sono monete che non sono d'oro anche se vengono vendute come tali, altre che hanno un fino più basso e altre ancora che non sono state coniate ufficialmente dalla zecca».
L'oro è ancora una buona alternativa per chi guarda al lungo periodo?
«Negli ultimi due anni l'oro ha già avuto una forte rivalutazione, attorno al 50-60%. Alcuni analisti americani sono però convinti che entro fine anno raggiungerà i 1.200 dollari l'oncia, per poi salire fino a quota 1.600 dollari nell'arco di 2-3 anni. Le statistiche storiche dimostrano che è un asset sicuro, certo e anche lucrativo».
Quanta parte del patrimonio personale è consigliabile investire in oro?
«Noi consigliano di fare una sommatoria di tutti i beni mobiliari di famiglia (come azioni, obbligazioni, fondi di investimento, titoli di Stato) e di investire il 10-20% in oro. Si può partire anche con poche centinaia di euro ma devo dire che in questo momento Confinvest sta avendo singoli ordini molto ingenti, anche oltre il mezzo milione di euro tanto che stiamo triplicando la nostra attività».
Sotto quale prezzo all'oncia consiglierebbe di tornare a comprare?
«Il costante rialzo delle quotazioni degli ultimi anni non rende possibile una indicazione di questo tipo.

Occorre avere il coraggio di investire sull'oro, sapendo che nel tempo si rivaluta e che è un investimento sicuro, da buon padre di famiglia. A questo proposito un buon metodo di approccio è affidarsi a un piano di accumulo mensile come quelli che la stessa Confinvest propone ed è in grado di calibrare sulle esigenze di ciascuno».

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