Mario Adinolfi esce dal Pd e sbatte la porta L'accusa a Bersani: "Siete diventati come il Pds"

Un'altra fuoriuscita dal Pd. Adesso lascia l'ex giornalista e candidato alle primarie per la segreteria Mario Adinolfi. Se ne va polemico contro Bersani. Accusa il Pd di essere tornato ai tempi del Pds e non perdona l'alleanza con Di Pietro e Vendola

Mario Adinolfi esce dal Pd e sbatte la porta
 
L'accusa a Bersani: "Siete diventati come il Pds"

Milano - Il Pd è una nave da cui tutti vogliono scendere, perchè alla deriva. E adesso il nuovo naufrago è Mario Adinolfi. E se a lasciare è un super cattolico come lui vuol dire che per Bersani c'è di che preoccuparsi. In una lettera inviata al segretario Bersani il giornalista ed ex candidato alle primarie per la segreteria del Pd attacca la leadership del partito e restituisce la tessera: "Un Pd così non è una speranza per il paese. Spero che tu te ne renda conto, che tu possa rinunciare dunque all’idea di candidarti premier, lasciando spazio a una nuova generazione di leader democratici non cooptati".

Tutto è cambiato Adinolfi parla con Bersani ma affonda anche sulla stessa natura del partito e pensa di tornare al giornalismo per poter dire ciò che veramente pensa del Pd. "Poichè mi accorgo di non essere d’accordo con la strategia complessiva del partito, poichè ormai mi sembra un partito intriso di conformismo conservatore, poichè le ultime scelte (dalla partecipazione alla piazza della Cgil, alla ricetta di politica economica e del lavoro, all’orizzonte politico complessivo indicato dalla tua foto recentissima con Di Pietro e Vendola, con annuncio di posti in lista persino per Diliberto) mi vedono disperatamente contrario, non posso che prendere atto di questa distanza e misurarla con responsabilità. Sono un giornalista e mi riprendo completamente quella libertà che un giornalista militante non può avere".

Sono come il Pds Adinolfi nella sua lunga lettera accusa il Pd di essere cambiato molto e di essere tornato addirittura come il Pds. "Ho partecipato con entusiasmo all’esperienza fondativa-spiega- del Pd nel 2007 e ho condiviso pienamente la scelta del partito a vocazione maggioritaria che alle elezioni del 2008 ha cambiato il panorama politico italiano ma quel respiro si è accorciato con le primarie del 2009, ora il Pd è ritornato ad essere il Pds: i cattolici più impegnati nella fede sono stati marginalizzati e costretti ad andare altrove, stessa sorte per il co-fondatore leader della Margherita".

Largo ai giovani e a... Renzi E criticando il Pd Adinolfi striza l'occhio a Renzi.

"Per le giovani generazioni, poi, si è offerta la trafila appartenenza-fedeltà-cooptazione come percorso a cui ambire, rovinando completamente qualsiasi dinamica di rinnovamento, con la felice eccezione di Matteo Renzi e pochi altri, che si sono affermati avendo contro la quasi totalità dei leader della nomenklatura di partito. Dopo la rapina subita dalla mia generazione io di un politico sessantenne non mi fido più", conclude. Beh se si riferisce a Bersani&company come criticarlo...

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