Mario Capanna: "La Rai non consenta gesto nazistoide a conduttore"

Dopo la rissa in tv a "L'Arena", l'ex parlamentare attacca il conduttore con una lettera alla Rai: "Comportamento inaccettabile"

Mario Capanna: "La Rai non consenta gesto nazistoide a conduttore"

"Non essendo io uno psicoterapeuta nè da tempo un legislatore, non sta a me nè proporre nè chiedere provvedimenti. Ma certo credo, da cittadino che paga il canone, che la situazione determinatasi, volgare e calpestatrice di ogni deontologia giornalistica, richieda interventi affinchè non abbia a ripetersi". Mario Capanna dopo la lite in diretta tv con Massimo Giletti a L'Arena, scrive una lettera inviata al presidente Rai, Anna Maria Tarantola, e al presidente della Commissione di Vigilanza, Roberto Fico.

Capanna ricorda che nella puntata dell’8 febbraio "il conduttore, ben lungi dal mantenere un comportamento equilibrato di terzietà, mi ha interrotto di continuo tentando (vanamente) di impedirmi lo sviluppo e la conclusione di ragionamenti, ha attivato a comando a suo favore la claque di giovani comparse pagate dall’Azienda, mi ha accusato di rubare - rettificando solo dopo la mia minaccia di querela - ha fatto un uso palesemente strumentale di filmati a favore della sua tesi e, avendogli io sbriciolato fra le sue mani il giocattolino accusatorio fabbricato ad arte, si è visibilmente alterato, fino al punto da gettare platealmente per terra il libro, scritto da Romolo Perrotta, Mario Capanna. Storie di un impegnato (Ipoc). Solo la mia ferma determinazione ha costretto Giletti (dopo lo stacco pubblicitario) a raccogliere il libro da terra e a scusarsi".



Poi l'affondo: "il conduttore, ben lungi dal mantenere un comportamento equilibrato di terzietà, mi ha interrotto di continuo tentando (vanamente) di impedirmi lo sviluppo e la conclusione di ragionamenti, ha attivato a comando a suo favore la claque di giovani comparse pagate dall’Azienda, mi ha accusato di rubare - rettificando solo dopo la mia minaccia di querela - ha fatto un uso palesemente strumentale di filmati a favore della sua tesi e, avendogli io sbriciolato fra le sue mani il giocattolino accusatorio fabbricato ad arte, si è visibilmente alterato, fino al punto da gettare platealmente per terra il libro, scritto da Romolo Perrotta, Mario Capanna. Storie di un impegnato (Ipoc). Solo la mia ferma determinazione ha costretto Giletti (dopo lo stacco pubblicitario) a raccogliere il libro da terra e a scusarsi".

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