Lazzate ore 20,30. Una rampa di scale ed eccoti nella sala del consiglio comunale: sedie rigorosamente verde padania. Laula, ritagliata in un vecchio stabile completamente ristrutturato è vuota. Anzi, qui nella patria del Carroccio nella sala del parlamentino tre persone ci sono: una è Marlen Anneti, 20 anni, festeggia il suo compleanno. Bene. Capita a tutti. Poi ha unaltra faccenda solenne: manca mezzora e deve andare a profondarsi sulla poltrona dassessore. È la più giovane in Italia. Giacchettina scura attillata, pantaloni da cerimonia, capelli neri che le cascano sulle spalle è emozionantissima. Non fa nulla per nasconderlo. Il padre, Moreno, consigliere comunale è agitato come rare volte gli è successo. Non sta più nella pelle. La mamma, seduta in prima fila scruta ogni mossa della sua Marlen, un nome che i genitori gli hanno scelto tanto per dare alla figlia un tocco di germanico. Bando alle storie. Arriviamo al sodo. Allora assessore coma si sente: «Sono molto emozionata, ringrazio il sindaco e spero davvero di non deluderlo. Mimpegnerò al massimo per non tradire la sua fiducia». La neo assessore, dopo la scuola, invece di frequentare loratorio partecipava alle riunioni della Lega. Dove capeggia la foto del leader Umberto Bossi, che da queste parti è un semidio.
Però meglio non dirlo ai militanti della prima ora, quel «semi» gli urta la suscettibilità.«Andavo con mio papà. Mi portava agli incontri serali racconta con la voce tremolante - quando avevo quattordici anni e così mi sono formata politicamente (...)
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