MASSIMO LOPEZ Romeo e Giulietta si mettono a litigare

Un’invenzione surreale nella commedia di Kishon, «punto di forza» del prossimo cartellone del San Babila

Valentina Fontana

Timido, ansioso, insicuro, tutte le sere è presente in teatro, in prima fila sulla destra. Vede e sente tutto, non gli sfugge una battuta, una pausa, la smorfia o il sorriso compiaciuto dello spettatore. Voleva fare l'attore, ma poi si rese conto che forse era meglio stare a guardare con attenzione. Ironia della sorte, il suo compagno di viaggio alla guida del San Babila l'attore l'ha fatto e in un certo senso continua a farlo. Così l'inaffondabile Mario Maramotti continua a tenere alta la tradizione dello storico teatro milanese insieme all'esuberante Gennaro D'Avanzo. La forza delle differenze li porta a essere sempre uniti con l'obiettivo di divertire il pubblico.
«Siamo una struttura privata - incalza il direttore artistico Maramotti -, non abbiamo il compito di istruire ma di mandare a casa gli ospiti sereni». Detto fatto anche per la prossima stagione a condurre sarà la comicità intelligente. Già perché il pubblico tradizionalmente medio borghese del San Babila continua a volere la commedia: i 3400 rinnovi abbonamento, a pochi giorni dall'apertura, confermano la scelta.
E allora commedia sia. A parte qualche piccolo stacco di musical e thriller, con la Compagnia della Rancia con Nunsense - Le Amiche delle suore e Alessandro Benvenuti con Come due gocce d'acqua, ogni altro genere è escluso. Si parte a ottobre con la commedia brillante Bersagli di vetro firmata Nini Salerno con il trio Oppini-Salerno-Terrinoni per passare a L'Uomo dei sogni con Giancarlo Zanetti e Laura Lattuada, l'unica commedia segnata da una trama sottilmente e simpaticamente psicologica.
Molto attesa la farsa Oh Romeo di Ephraim Kishon, il grande e affettuosamente spietato osservatore della natura umana, che stravolge il destino di Giulietta e Romeo. «La commedia, interpretata da Massimo Lopez, - continua D'Avanzo - vede i due innamorati consumare il loro amore per trent'anni, litigare come qualsiasi coppia, sopraggiungere dalla tomba Shakespeare che poi s'innamora della figlia... un'invenzione assurda e surreale che rispecchia ed esalta il lato comico presente nella vita dei protagonisti e di ciascuno di noi».
Non mancano naturalmente i grandi ritorni. Da Luigi De Filippo, grande mattatore e ospite irrinunciabile del San Babila, impegnato nella commedia brillante Storia strana su una terrazza napoletana, alla ripresa di Vuoti a rendere di Maurizio Costanzo con Franca Valeri e Paolo Ferrari, fino al maestro della milanesità Piero Mazzarella, ad aprire la stagione con Milan in man (fuori abbonamento a settembre) e a chiuderla con A Porta Romana.
Grandi ritorni anche per la favola di Sabrina portata in scena da Corrado Tedeschi e Corinne Bonuglia e per Gianburrasca, in scena a dicembre.
Nel segno della tradizione le novità comunque non mancano: «Siamo il primo teatro a proporre nove spettacoli - chiosa D'Avanzo -, con una riduzione del costo dei biglietti del 25 per cento rispetto all'anno scorso.

Siamo i primi ad aver proposto il sabato pomeriggio e a ottobre inauguriamo una Scuola di teatro, legata al più ampio progetto Errare è umano, che darà la possibilità agli ex detenuti appena usciti dal carcere di poter lavorare in teatro».

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