Gian Piero Scevola
Lo stadio Meazza si sta attrezzando, sta cercando di adeguarsi al decreto del 6 giugno 2005 del ministero dellInterno, fortemente voluto dal ministro Pisanu, ma le difficoltà sono tante e, deroga dopo deroga, i più ottimisti parlano di almeno un anno per completare il totale e assoluto rispetto della normativa. Soprattutto i problemi della sicurezza fanno perdere il sonno ai responsabili del «Consorzio 2000», la società che per trentanni ha ottenuto in affitto limpianto dal legittimo proprietario, il Comune di Milano. Il peso della sicurezza ricade principalmente sulle forze dellordine e in Questura stanno studiando la possibilità di istituire un prefiltraggio a 100 metri dal cancello 1, per sfoltire la massa dei tifosi, consentire subito laccesso agli abbonati e incolonnare invece gli altri acquirenti. Ovviamente non saranno i poliziotti in assetto anti sommossa a provvedere alle divisioni, ma gli steward che Inter e Milan dovranno adibire a questo specifico incarico. E intanto le biglietterie saranno aperte tre ore prima dellinizio di ogni partita. Intanto la bastonata è arrivata per i bagarini che non potranno più vendere i biglietti nei posti più impensati, perché ogni tagliando deve essere accoppiato a un nominativo con relativo documento didentità.
Il Prefetto ha anche disposto un rafforzamento delle forze dellordine che saranno sempre presenti intorno al Meazza sei ore prima (alle 8,30 per le gare delle 15 e alle 14 per le gare in notturna). Particolari controlli verranno riservati per gli ultrà che hanno, comunque, già assicurato la loro collaborazione.
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