Mercedes, da fine mese la Classe S 400 Hybrid Ed è subito sfida a Lexus

ZolderAudi celebra i suoi 100 anni e per l’occasione ha fatto realizzare, dai raffinati specialisti della Chronoswiss, 100 pezzi numerati di un superbo lavoro di orologeria meccanica, il Tachoscope, un finissimo cronometro-cronografo il cui quadrante include anche una scala per la lettura diretta della velocità corrispondente al tempo impiegato per percorrere la base misurata di un chilometro.
Tale scala arriva fino a 400 orari, per celebrare i record di velocità che le leggendarie «frecce d’argento» Auto Union, con i loro potentissimi V16 in posizione centrale, stabilirono negli anni ’30 sul circuito dell’Avus, e anche su un tratto di autobahn chiuso al traffico, per mano di miti dell’automobilismo sportivo, come Tazio Nuvolari e Bernd Rosemeyer, il quale superò appunto, i 400 orari in quella travolgente, e tragica, volata in autostrada.
La nuova Audi Tt Rs non raggiunge i 400, ma con 280 orari (sbloccando il limitatore elettronico) si qualifica sicuramente come una delle sportive compatte più prestazionali oggi sul mercato. È un concentrato di riferimenti alla più alta tradizione sportiva Audi: dalla griglia frontale in cui, con splendida intuizione, l’italiano Walter de’ Silva ripropone proprio il design di quella delle «frecce d’argento» della leggenda, al ritorno di una motorizzazione a cinque cilindri con turbocompressore, in cui è evidente, sia nella formula che nelle prestazioni, il recupero della tradizione vincente della indimenticabile Audi Quattro di inizio anni ’80. Il nuovo Audi a 5 cilindri turbo è un 2.5 (sarà un caso, ma il valore della corsa - 92,8mm - è lo stesso del V10 5.2 litri della S8 e della R8 5.2 Fsi) con alimentazione a iniezione diretta per una potenza di 340 cv e una coppia massima di 450 Nm.
Per dominare valori come questi, i tecnici tedeschi non hanno avuto dubbi a ricorrere alla loro trazione integrale Quattro. Ce n’è abbastanza per emozionarsi e staccare l’assegno: 58.100 euro per Tt Rs Coupé e 61.250 per Tt Rs Roadster. Nonostante l’assoluta comunanza del progetto ingegneristico, si tratta di due vetture dalla personalità alquanto diversa, non solo per ovvie ragioni di struttura e di stile. Tt Rs Coupé è una vettura sicuramente più pratica e godibile, non solo e non tanto perché è un «2+2», mentre Tt Rs Roadster è un due posti secco, ma soprattutto per il livello di comfort, in particolare quello acustico, che qualifica Tt Rs Coupé come una vera Gran Turismo, elegante, con un interno raffinato, sedili Recaro sport, un assetto altamente performante, un impianto frenante Brembo Corsa da vera Gt, e un consumo medio di 9,5 litri/100 km. Audi Tt Rs Roadster ha tutto questo, in più ha la guida a cielo aperto, ma il comfort acustico, anche a capote chiusa, è limitato, e la rigidità torsionale della scocca in versione aperta è inferiore a quella della Coupé. E infatti in pista, sul circuito belga di Zolder, abbiamo girato solo con i Coupé. L’autodromo è il posto giusto per assaporare al massimo il potenziale di Tt Rs.

Solo sul circuito si può dar fondo alla sua potenza straripante e spingere l’autotelaio ai limiti estremi di cui è capace: un’esperienza affascinante per l’aggressività con cui è possibile guidare in tutta sicurezza. Il sistema Esp aiuta, ma non è invasivo e lo si apprezza anche in pista. Motore e freni Brembo hanno dato superba dimostrazione in pista.

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