
Dopo nove anni di disagi e ancora l'ultimo rinvio inaspettato a dicembre, finalmente c'è una data di fine lavori per la sistemazione in superficie e riapertura di via San Vittore e per l'incrocio tra Carducci e Sant'Ambrogio. Il consorzio di costruttori della linea M4 guidato da Webuild ha comunicato due sere fa a Comune, commercianti e residenti che il restyling sarà finito tra fine marzo e inizio aprile in via San Vittore e tra fine aprile e i primi di maggio in Carducci. La riunione, che si è svolta on line e alla presenza degli assessori al Commercio Alessia Cappello e alla Mobilità Arianna Censi, è stata comunque molto accesa perchè le richieste del comitato residenti San Vittore e dei commercianti di Ascom San Vittore, che da poco hanno protocollato le 580 firme raccolte per chiedere una revisione del progetto, hanno ribadito il punto e sono stati solo in (minima) parte ascoltati.
Il portavoce di Ascom, Alessio Fusco, intanto ha dei dubbi sul rispetto del nuovo cronoprogramma: «In San Vittore il cantiere sta avanzando, la data è credibile, ma è molto inverosimile che l'intersezione di Carducci sia pronta a fine aprile o inizio maggio, e ha ricadute anche sulle nostre attività». Via San Vittore diventerà a traffico limitato, senza telecamere ma con accesso consentito solo a residenti e mezzi di servizio e ci sarà una ciclabile. «Lungo 80 metri di strada, da Carducci a via de'Togni, sono previste 14 panchine di pietra. Chiediamo la rimozione o la sostituzione con fioriere di cui possiamo prenderci cura visto che il progetto M4 ha ridotto da 20 a 5 gli alberi» spiega Fusco. Proposta green bocciata. Le panchine «porteranno degrado, abbandono di rifiuti, problemi di sicurezza. Intorno al pronto soccorso - è scritto anche nella petizione -, specie di notte arrivano casi di tossicodipendenza e situazioni di emergenza che già oggi portano a episodi di bivacco nell'area. L'installazione delle panchine peggiorerebbe la situazione, aggravando il problema sicurezza». Dopo nove anni di cantiere «commercianti e residenti si aspettano un progetto che valorizzi l'area e favorisca lo sviluppo di un commercio vitale e decoroso. Le panchine invece rischiano di peggiorare la vivibilità della zona». Da un lato portano degrado, dall'altro tolgono posto ai dehors. Il progetto risale al 2019, prima della pandemia e della proliferazione di tavolini all'aperto in tutta la città. «Gli spazi occupati dalle panchine non possono essere usati per le occupazioni di suolo pubblico come tavolini e dehors. Dopo anni di sacrifici i commercianti meritano di poter sviluppare un'attività dinamica e attrattiva» è la richiesta. Da parte dell'assessore Censi c'è stata un'apertura a modificare in piccola parte il progetto, ma senza stravolgerlo, si tratta di sedute di pietra pregiata, tre sono già state spostate rispetto alla posizione iniziale, ha sottolineato che il piano ha raccolto anche pareri positivi. «La buona notizia - commenta Censi - è che siamo in dirittura d'arrivo, ancora un mese e finalmente sarà riaperta via San Vittore. Comprendo i residenti e i commercianti della zona che hanno dovuto sopportare più a lungo i cantieri della M4, anche a causa dei ritrovamenti archeologici. Pur essendo il progetto di sistemazione condiviso e approvato da tempo, abbiamo dato disponibilità a riconsiderare lo spostamento di alcuni elementi di arredo, a patto che non ci siano problemi di progettazione o non comportino ulteriori ritardi sull'attuale programma».
Commercianti e comitato avvertono: «Se la richiesta non sarà accolta documenteremo ogni giorno le situazioni di degrado, insicurezza e sporcizia che si verificheranno».L'assessore Cappello ha riferito invece che nel Bilancio saranno approvati ulteriori indennizzi per i negozi della zona visto che il cantiere si è allungato per un minimo di 6/8 mesi rispetto alle previsioni».
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