Messico: sparatoria a stadio era agguato a capo della polizia

Per fortuna il bilancio finale di un pomeriggio di terrore è di un solo ferito. Ma il Paese è scosso da ondate continue di violenza

Nuove violenze nel Messico squassato dai narcos. I resti di tre poliziotti sono stati trovati lungo una strada di scorrimento nello stato di Nuevo Leon. E ad Acapulco, un tempo mitica spiaggia per vip e oggi teatro di una mattanza senza fine, la polizia ha fatto una scoperta davvero macabra: tre teste, accompagnate dal messaggio di un'organizzazione di narcotrafficanti. Davvero, il Messico è un paese fuori controllo in cui accade quotidianamente di tutto. Anche se ormai ci si è abituati a convivere con pagine e pagine di cronaca nera. Sabato allo stadio di Torreon si è sfiorata la strage con una furiosa sparatoria mentre era in corso una partita di serie A fra il Morelia Santos e il Monarcas. Le immagini di migliaia di spettatori in fuga o accucciati per terra hanno fatto il giro del mondo. Per fortuna il bilancio finale, quasi miracoloso, è di un solo ferito e di nessuna vittima.

Ora il ministro dell'Interno Marcos Gutierrez rivela che in realtà i criminali miravano a colpire il capo della polizia Adelaido Flores. Il Messico vive sempre col fiato sospeso e i lutti si susseguono implacabili in tutto il Paese.

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