Messina, lite in sala parto Il papà del bebè denuncia: ha due ischemie cerebrali

L’esito della risonanza magnetica sul bambino evidenzia due ischemie celebrali. Il padre del piccolo: "E' una cosa grave. Secondo i medici avrà conseguenze per il suo futuro". Asportato l'utero alla mamma

Messina, lite in sala parto 
Il papà del bebè denuncia: 
ha due ischemie cerebrali

Messina - L’esito della risonanza magnetica sul bambino evidenzia due ischemie celebrali. "E' una cosa grave e i medici mi hanno spiegato che può avere conseguenze per il suo futuro", spiega Matteo Molonia, padre di Antonio, il bimbo nato al Policlinico di Messina mentre due medici litigavano in sala parto. "Mia moglie sta meglio, ma ora dopo la notizia è ricaduta nello sconforto totale - continua Molonia - siamo disperati, spero solo che ora qualcuno paghi per tutto questo".

Due ischemie cerebrali Il primario del reparto di Terapia intensiva neonatale, Ignazio Barberi, ha spiegato "che si tratta del risultato oggettivo dell’esame e che potrebbe essere il decorso di una situazione che nei neonati è mutevole. Se ci siano o no effettivamente dei danni permanenti, questo è troppo presto per dirlo. Bisognerà aspettare - riferisce sempre il padre del piccolo - l’evoluzione del decorso clinico. Quindi il primario di pronuncerà riguardo i possibili danni solo nei prossimi giorni". Matteo Molonia ha anche detto che questa notizia "ha determinato una stato depressivo della madre che per noi è un ulteriore motivo di preoccupazione e sofferenza".

Il medico prende tempo "Non bisogna attaccarsi ai singoli esami ma bisogna guardare all’evoluzione globale - spiega il direttore dell’unità di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina, professor Ignazio Barberi - il bambino va verso la fase di adattamento, per così dire, all’ambiente esterno. Non possiamo dire se il bambino avrà conseguenze in futuro. Vero è che la risonanza ha evidenziato problemi ma non è certa l’evoluzione che questi potranno avere". Barberi evidenzia che "il piccolo sta meglio ma è altrettanto vero che la sofferenza prenatale che ha avuto ha lasciato dei segni. Per il futuro non possiamo avere certezze. Una prima risposta si potrà avere nei prossimi mesi o tra un anno".

Dimessa la mamma del bebè Proprio oggi la madre del bimbo, Laura Salpietro, 30 anni, che, dopo il parto, ha subito l’asportazione dell’utero, è stata dimessa e potrà stare vicina al figlioletto: alla donna è stato infatti concesso l’uso di una stanza nel reparto dove potrà trascorrere

anche la notte. Per la vicenda sono indagate sei persone: i due ginocologi "litiganti", il direttore del reparto di Ostetricia, sospeso dall’incarico, i due medici che hanno poi effettuato il cesareo e un’ostetrica. 

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